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Vaiolo delle scimmie: la Ue ha comprato 100.000 vaccini, ma non rende nota la spesa

BRUXELLES – La Ue, sotto la guida di von der Leyen, ha ricominciato a comprare vaccini, stavolta in previsione di un’estensione del vaiolo delle scimmie. La Commissione europea ha annunciato
la conclusione di un contratto per l’acquisto di oltre 100.000 dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie, rilevato in 19 Stati membri oltre che in Norvegia e in Islanda.

L’accordo sulla fornitura di 109.090 dosi di vaccini di terza generazione per conto dei Paesi europei è stato firmato con la società danese Bavarian Nordic, ha reso noto la Commissione in un comunicato. Acquistati per conto della nuova azienda sanitaria Hera, nata all’indomani della pandemia di Covid-19, i vaccini saranno messi a disposizione dei Ventisette oltre che di Norvegia e Islanda, con le prime consegne previste entro fine mese per i Paesi prioritari, precisa la Commissione. L’importo del contratto
non è stato reso noto.

Il regolatore europeo dei medicinali (Ema) ha annunciato all’inizio di giugno di aver avviato colloqui
con questa azienda, produttrice di un vaccino contro il vaiolo umano, sradicato da oltre 40 anni, per estenderne eventualmente l’uso contro il vaiolo delle scimmie. Questa malattia è il più delle volte benigna, ma la sua diffusione al di fuori delle aree endemiche, principalmente in Europa, rimane fonte di
preoccupazione. Il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie ha raccomandato la vaccinazione precoce post-esposizione per prevenire la malattia o renderne meno grave lo sviluppo.

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