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Armi all’Ucraina: “non tutti in Italia sono d’accordo” annota l’ambasciatore russo

L’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA – Le polemiche, le prese di posizioni politiche contrastanti e le difficoltà della maggioranza di trovare una posizione comune per l’invio di ulteriori armi a Zelensky non sono ovviamente sfuggite all’ambasciatore russo in Italia.

Serghei Razov, in un’intervista a Scenari Internazionali, afferma chiaramente: “La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all’Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all’infinito la situazione di conflitto e di moltiplicare vittime e distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, è lungi dall’essere condivisa da tutti, anche in Italia.”

E aggiunge un avvertimento esplicito, diretto ovviamente al governo Draghi: “Il fatto è che le armi italiane saranno utilizzate per uccidere militari russi. Questo introduce nelle nostre relazioni bilaterali un altro elemento negativo che non possiamo ignorare”.


Ezzelino da Montepulico


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