Parà muoiono durante un lancio a Reggio Emilia. Le vittime sono Gabriele Grossi di Viareggio e il torinese Fabrizio Del Giudice
REGGIO EMILIA – Un incidente durante il lancio è costato la vita a due paracadutisti toscani, molto noti ed esperti. Al Campovolo di Reggio Emilia sono morti. Fabrizio Del Giudice, 54 anni, torinese che viveva a Milano, e Gabriele Grossi, 35 anni, di Viareggio. Sono caduti al suolo da un’altezza di una cinquantina di metri.
A quanto appreso i due avrebbero avuto una collisione a volo aperto e i fili dei loro paracaduti si sarebbero intrecciati determinando, così, la caduta al suolo. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia. Nonostante i tentativi dei soccorritori, per i due paracadutisti non c’è stato nulla da fare. Gli agenti della questura di Reggio Emilia stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente.
Era un atleta, caporalmaggiore dei paracadutisti della Brigata Folgore, di stanza a Pisa ma abitante a Viareggio (Lucca), Gabriele Grossi, morto nel lancio coreografico stamani sul Campovolo di Reggio Emilia, quando i fili del suo paracadute si sono intrecciati a quelli dell’altra vittima, Fabrizio Del Giudice. Gabriele Grossi, 35 anni, non sposato, conduceva una vita riservata caratterizzata da una grande passione per i lanci col paracadute, ne aveva fatti centinaia a scopo sportivo. Faceva parte del Reparto attività sportive dell’Esercito, sezione Paracadutisti, presso la caserma ‘Gamerra’ di Pisa dove ha sede il Capar, il centro di addestramento dei parà della Folgore. Da circa un mese aveva chiesto e ottenuto di essere collocato in aspettativa per motivi personali. La sezione paracadutismo del Centro Sportivo Esercito, viene spiegato, fa parte della Brigata Paracadutisti ‘Folgore’ e ha sede a Pisa.
La compagine agonistica è stata fondata negli anni ’60 per rappresentare l’Esercito Italiano in tutto il mondo alle più importanti manifestazioni e competizioni di paracadutismo, sia in ambito militare che civile. Vanta un numero elevatissimo di vittorie a livello internazionale. Al suo interno le discipline maggiormente praticate sono quelle “classiche”, ovvero la “precisione in atterraggio” e lo “stile in caduta libera”, ma nelle competizioni militari gli atleti della sezione si cimentano anche nelle “formazioni in caduta libera”.