Scotland Yard commissariata: dopo scandali e falliti tentativi di riforma
LONDRA – E’ finita commissariata, Scotland Yard, la più famosa polizia del mondo. Infatti la Metropolitan Police di Londra – o Scotland Yard, come è comunemente chiamata – è da ieri, 28 giugno 2022, sottoposta a uno speciale regime di sorveglianza da parte dell’ispettorato generale delle forze di polizia e dei servizi di emergenza britannici (Her Majesty’s Inspectorate of Constabulary and Fire and Rescue Services, o HMICFRS) che sarà chiamato ad assisterlo nei processi di riforma interni per venire a capo di scandali e falliti tentativi di riforma recenti.
La decisione è stata formalizzata da una portavoce, con il pubblico sostegno delle due autorità politiche da cui il maggiore corpo di polizia del Regno Unito dipende: la ministra dell’Interno, Priti Patel, e il sindaco di Londra, Sadiq Khan. “Possiamo confermare – ha detto la portavoce dell’ispettorato – di aver messo sotto osservazione il servizio della Metropolitan Police e che svolgeremo attività di verifica e di assistenza per aiutarlo a fare i miglioramenti necessari a sradicare i problemi che hanno causato inquietudine nell’opinione pubblica”.
Scotland Yard è finita nell’occhio del ciclone per una serie di denunce di comportamenti individuali o collettivi evidenziati da più parti come forme di abuso, d’insabbiamento, di discriminazione. Oltre che per la gestione di casi imbarazzanti come l’uccisione di Sarah Everard (uno dei femminicidi recenti che più hanno scosso Londra), violentata e uccisa dopo un falso arresto proprio da un agente fuori servizio di un’unità di elite della Met Police, Wayne Couzens.
Gli scandali hanno già provocato nei mesi scorsi le dimissioni anticipate (con contorno di polemiche) di Cressida Dick, prima comandante donna (e gay) nella storia del corpo, accusata dal sindaco laburista Khan di aver fallito nel processo di riforma e pulizia dei ranghi. I vertici ad interim attuali hanno accettato in una nota il commissariamento di fatto (che riguarda la struttura organizzativa, non quella d’indagine) come una necessità di fronte “all’impatto cumulativo” di vicende che “hanno deluso la comunità”, assicurando di voler collaborare per ridare ai londinesi “una forza di polizia di cui essere fieri”.
Khan, da parte sua, ha plaudito agli ispettori; mentre la ministra Tory, Priti Patel ha spiegato che l’HMICFRS si è mosso col suo placet, sollecitando ora il dipartimento ma anche il sindaco e il Comune a seguirne le indicazioni, e non senza difendere il buon nome e la professionalità della maggioranza dei poliziotti.