Firenze, 84° Maggio Musicale: Daniele Gatti dirige Pizzetti e l’«Oedipus rex» di Stravinskij
FIRENZE – Per l’84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino, giovedì 30 giugno 2022 alle 20 Daniele Gatti, alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio, dirige un programma strettamente collegato a uno dei temi portanti del Festival, il Mito; in programma Per l’Edipo re di Sofocle, tre intermezzi sinfonici di Ildebrando Pizzetti che il compositore parmense scrisse su richiesta di Gustavo Salvini all’alba del XX secolo, e Oedipus rex, opera oratorio in due atti firmata che Igor Stravinskij, appassionato conoscitore della mitologia greca, compose e composta durante il suo soggiorno in Francia, tra il 1926 e il 1927. Per l’Oedipus rex si dispiega un folto ensemble di solisti formato da AJ Glueckert (Oedipus), Ekaterina Semenchuk (Giocasta), Alex Esposito (Créon), Adolfo Corrado (Tyresias), Luca Bernard (pastore) e Sebastian Geyer (messaggero). Nel ruolo del narratore, il celebre attore Massimo Popolizio. Il maestro del coro è Lorenzo Fratini.
Il lungo rapporto di Pizzetti con i tragici greci è inaugurato da due opere giovanili: l’Ouverture per l’Edipo a Colono e i Tre preludi sinfonici per l’Edipo re di Sofocle, richiesti dall’attore Gustavo Salvini in occasione di un allestimento della tragedia sofoclea al Teatro Olimpia di Milano nel 1904; i Tre preludi si presentano come momenti lirici capaci di evocare le atmosfere di fatalità ineluttabile della tragedia: la gravità del presentimento tragico del popolo tebano, l’ansia di Edipo incalzato dal destino mentre a poco a poco si avvicina alla scoperta dell’orribile verità, la tristezza che alla partenza da Tebe quando ormai tutto si è compiuto.
Per l’Oedipus Rex, opera-oratorio in due atti che debuttò al Teatro Sarah Bernhardt di Parigi il 30 maggio 1927, Stravinskij optò per il latino, da lui definito “un mezzo espressivo non morto, ma pietrificato e divenuto così monumentale da essere immune da tutti i rischi di scadimento nella volgarità”. Il libretto dell’Oedipus fu affidato a Jean Cocteau e tradotto poi in latino da Jean Daniélou. Le parti cantate dai protagonisti e dal coro sono intervallate dalle battute di un narratore che anticipa gli eventi recitando nella lingua del pubblico del luogo dove l’opera viene rappresentata. Fin dal principio Stravinskij decise di concentrare l’attenzione sulla musica piuttosto che sull’azione e così pietrificò lo spazio scenico imponendo ai personaggi l’aspetto di statue viventi in grado di muovere unicamente testa e braccia. Il vero protagonista di Oedipus rimane tuttavia il fato, che trova la sua espressione musicale nell’impiego simbolico di strutture ritmiche particolari. Alla rigidità della messa in scena corrisponde infatti l’uso ossessivo di procedimenti musicali come l’ostinato ritmico, che riproduce le medesime formule metriche associate a parole particolarmente significanti nel corso dell’opera.
Giovedì 30 giugno ore 20
Auditorium del Teatro del Maggio Musicale (Piazza Vittorio Gui, Firenze)
Biglietti Settore D: 25€ – Settore C: 40€ – Settore B: 70€ – Settore A: 100€; acquistabili in biglietteria (Servizio Cortesia (+39 055 2001278 – cortesia@maggiofiorentino.com) e, senza sovraprezzo, direttamente sul sito del Maggio
Il concerto è eseguito senza intervallo; la durata complessiva è di circa un’ora e trenta minuti.
Intanto stasera, mercoledì 29 giugno, c’è anche l’ultima recita di una sfolgoranteAriadne auf Naxosdi Richard Strauss al Teatro della Pergola, sempre diretta da Gatti e col tenore AJ Glueckert fra i protagonisti, insieme a Krassimira Stoyanova e Jessica Pratt.