Migranti: 40 misure cautelari, per traffico di clandestini, in cinque Paesi europei. Altri 10 arresti in Italia, collegamenti col terrorismo
BRUXELLES – Una maxioperazione contro il traffico di esseri umani, coordinata dalle magistrature e dalle forze dell’ordine di 5 Paesi europei, è scattata con l’arresto di una quarantina di persone. I Paesi coinvolti sono Francia, Paesi bassi Germania e Gran Bretagna. Fermato anche il presunto capo della rete che avrebbe contrabbandato fino a 10.000 persone. Si tratterebbe di un curdo iraniano di 26 anni, ha dichiarato Matt Rivers della National Crime Agency britannica in una conferenza stampa. I migranti venivano fatti arrivare su piccole barche o gommoni in Gran Bretagna attraverso il Canale della Manica.
La polizia ha trovato 135 barche in una fattoria tedesca e magazzini olandesi, e più di 1.000 giubbotti di salvataggio oltre a motori fuoribordo, confezioni di pagaie e contanti utilizzati per il contrabbando. “Crediamo sia la più grande operazione di questo tipo con-tro questa minaccia”, ha dichiarato Matt Rivers.
L’anno scorso, più di 28.000 persone in fuga da conflitti o dalla povertà di paesi come Afghanistan, Sudan, Somalia, Iraq, hanno raggiunto il Regno Unito attraverso la Manica. Una cifra un forte aumento rispetto agli 8.500 del 2020.
Rivers ha previsto un calo del numero di attraversamenti della Manica, anche se anni di misure sempre più severe da parte della polizia britannica e francese hanno fatto poco per scoraggiare le persone decise a tentare il rischioso viaggio per raggiungere il Regno Unito.
PALERMO – Un’associazione criminale transnazionale, composta da cittadini italiani ed extracomunitari, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con collegamenti, almeno di alcuni degli indagati, con ambienti del terrorismo internazionale, è stata smantellata dalla Guardia di finanza.
Dieci le misure cautelari eseguite nell’ambito dell’operazione “Charon” dai finanzieri dei Comandi provinciali di Agrigento, Trapani, Caltanissetta, Messina e Siena. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip di Palermo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Al vertice dell’associazione, in qualità di finanziatori ed organizzatori, ci sarebbero stati cittadini italiani e tunisini.
Un’altra conferma di come il fenomeno migratorio si intrecci troppo spesso con la criminalità organizzata.