Giappone: Abe è morto dopo 4 ore di agonia. Arrestato l’attentatore
TOKIO – Ha lottato nel letto d’ospedale per quattro ore dopo l’attentato, ma non ce l’ha fatta. L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe è morto dopo essere stato colpito da un proiettile durante un evento elettorale. Aveva 67 anni. Secondo un alto funzionario dell’LDP (Partito Liberal Democratico), Abe è deceduto in un ospedale della città di Kashihara, nella regione di Nara, dove stava ricevendo cure mediche.
L’ospedale ha confermato la notizia della morte di Abe. “Abbiamo tentato di rianimarlo per quattro ore”, ha riferito il responsabile del pronto soccorso. “Due ferite hanno provocato due diverse emorragie, abbiamo cercato di bloccarle, ma la situazione era molto critica”, ha spiegato alla tv nazionale il responsabile del Pronto soccorso di Nara.
Il primo ministro Fumio Kishida, rientrato d’urgenza alla Kantei con tutto il governo dopo aver sospeso con tutti i partiti di opposizione la campagna elettorale per il rinnovo della Camera Alta in programma domenica 10 luglio, ha condannato “nel modo più deciso possibile” l’attentato, definito come “inaccettabile”.
Il ministro della Difesa del governo giapponese, Nobuo Kishi, ha parlato di un atto imperdonabile, ha riportato la Bbc. Funzionari giapponesi hanno spiegato che Abe è stato colpito al collo e al petto subendo una significativa emorragia interna.
La polizia nipponica ha arrestato il 41enne Tetsuya Yamagami. L’uomo, un residente locale, era riuscito a eludere la sicurezza e ad avvicinarsi ad Abe. Ancora poco chiare le ragioni del gesto. L’uomo arrestato è un ex militare delle Forze di autodifesa, cha ha servito per circa tre anni nella Marina, e deciso a uccidere Abe perché “insoddisfatto per l’operato dell’ex capo politico”. Lo riporta l’emittente pubblica Nhk, riferendo che il 41/enne è stato bloccato dalle forze dell’ordine subito dopo aver esploso i primi due colpi. L’arma utilizzata dall’uomo, riferiscono i media nipponici, sembra a tutti gli effetti essere di produzione artigianale.