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Governo: Landini (Cgil) accusa “Draghi non ci ascolta, era meglio Conte”. In vista nuova mobilitazione

Maurizio Landini, MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

ROMA – “Non ho molta consuetudine con i 5S, ma certo all’epoca di Conte abbiamo lavorato molto bene, lui ha fatto una serie di cose, come il blocco dei licenziamenti e varie misure sociali che si muovevano nella nostra direzione. Ma il cambio di governo ha cambiato tutto. Quello attuale non ci ascolta”. Questo il durissimo giudizio del segretario generale della Cgil Maurizio Landini sul premier.
“Sono stato tra chi non voleva andare a votare, e ho visto con favore che venisse messo in pista un uomo della sua autorevolezza, che per altro regge ancora oggi. Ma contro di lui, nel dicembre 2021 abbiamo fatto con la Uil uno sciopero generale, tutto politico. Infatti, non sta producendo riforme, o almeno quelle che vogliamo noi, in chiave sociale; si muove anzi in senso inverso. E non ci ascolta. Mai coinvolti, al massimo informati”.

Questo è il punto “l’ultima volta che siamo stati convocati è stato il due maggio, ed ora il 12 luglio. Questo è quanto” sostiene in vista dell’incontro di martedì a Palazzo Chigi.

Il sindacato si prepara ad una nuova mobilitazione. “A settembre metteremo in campo mobilitazioni di tutti i tipi. Non lo lascio il campo a qualcun altro” sostiene Landini alludendo a “Giorgia Meloni e
Matteo Salvini” escludendo però una sua discesa nell’agone politico. “Se a dicembre al Congresso, che è il momento del nuovo mandato, il segretario lasciasse per gettarsi in politica sarebbe una dichiarazione di morte del sindacato” afferma senza esitazioni.


Ezzelino da Montepulico


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