Caldo record in Italia: previsto un picco di morti, soprattutto anziani, come nel 2003
ROMA – “Viste le temperature estreme raggiunte quest’anno, i dati ci fanno ritenere che nel 2022 avremo un eccesso di mortalità dovuto al caldo, come avvenuto già durante l’estate del 2003. Tanto più che oggi, rispetto a 20 anni fa, per via dell’aumento dell’aspettativa di vita, abbiamo una maggior presenza di anziani e fragili, che sono le persone sulla cui salute il caldo eccessivo può avere un impatto più forte”.
Lo spiega all’ANSAChiara Cadeddu, docente di Igiene e medicina preventiva dell’Università Cattolica e coordinatrice del dossier “Il cambiamento climatico in Italia”, presentato oggi dall’Italian Institute for Planetary Health.
“Nel 2020 l’Italia ha segnato uno degli incrementi di temperatura maggiori in tutta Europa, con +1,54 °C rispetto alla media del periodo 1961-1990” ed è considerato un hot-spot climatico ovvero “un’area che continua a surriscaldarsi più velocemente della media globale”. Questo ha “un impatto allarmante sulla salute pubblica”. È uno dei dati contenuti nel dossier “Il cambiamento climatico in Italia. Lo scenario italiano alla luce del documento Climate Change Is A Healt Crisis”, realizzato dall’Italian Institute for Planetary Health (IIPH) insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Presentato oggi nel corso di un evento online, lo studio arriva in un momento di emergenza tra ondate di calore estremo, con punte di oltre 40 gradi nelle principali metropoli europee, incendi e crisi idrica.
Nella città di Roma, ha precisato la ricercatrice Chiara Cadeddu illustrando il dossier, “la mortalità giornaliera negli over 50, dovuta alle ondate di calore estive, è maggiore del 22% rispetto a periodi estivi normali”.
Ricordo benissimo quell’estate del 2003. Si avvicinò a 5 mila il dato finale sulla mortalità’ degli anziani in un solo mese (dal 16 luglio al 15 agosto) . Ero ancora in servizio in prefettura, quando il governo lanciò l’allarme, e il ministero dell’interno e quello della salute consigliarono agli anziani di trovare refrigerio in ambienti con aria condizionata, tipo i supermercati, mentre i vigili del fuoco organizzarono nelle loro caserme assistenza agli anziani in sale refrigerate. Un’iniziativa positiva che però non valse ad evitare le morti in serie.
Quest’anno la situazione è ancora peggiore. Il costo proibitivo delle bollette energetiche e alcune frasi del premier invitano i cittadini a limitare l’uso dell’aria condizionata, il ministero dell’interno non pare aver ancora organizzato alcunché a favore degli anziani, tutto preso dall’accoglienza ai profughi ucraini, mentre quello della salute, che nei mesi della pandemia ha registrato il record di morti di anziani, adesso non sembra intenzionato a predisporre rimedi per aiutarli a fronteggiare l’ondata di caldo. Nel frattempo le statistiche dell’Osservatorio Inps, uscite proprio adesso, ci informano che nei primi 6 mesi del 2022 c’è stato un crollo delle pensioni di vecchiaia, non è proprio un segnale incoraggiante.