Elezioni: i nuovi collegi fissati dal Viminale, 174 per la Camera e 147 per il Senato
ROMA – Il ministero dell’Interno, non appena era stata approvata la riduzione del numero dei parlamentari, si era mosso per tempo al fine di rideterminare numero e confini dei collegi conseguenti alle nuove disposizioni, in modo che fosse possibile partire con le operazioni elettorali non appena necessario. Ma il Presidente Mattarella ha aspettato fino all’ultimo giorno prima di essere costretto a sciogliere le Camere e a indire nuove elezioni.
Comunque il decreto legislativo n. 177 del 23 dicembre 2020, pubblicato sulla la Gazzetta ufficiale n. 321 del 29 dicembre 2020, ha fissato il perimetro dei nuovi collegi elettorali. Tenendo conto che nel frattempo il Parlamento aveva approvato il taglio di un terzo nei numeri dei parlamentari, quelli che andremo a votare il 25 settembre. Nel decreto che riportiamo nel link sopra citato si trova l’indicazione di tutte le circoscrizioni e collegi, con i comuni d’appartenenza.
Riassumendo la situazione, non avremo più 630 deputati alla Camera bensì 400, e 200 senatori invece che 315. Siccome poi la legge elettorale non è stata cambiata, questo sarà il meccanismo:
-al Senato, 74 senatori saranno scelti con l’uninominale, 122 con il proporzionale, più 4 nelle circoscrizioni estero.
-alla Camera, 147 deputati verranno determinati con l’uninominale, 245 con il metodo proporzionale e 8 all’estero.
Il Viminale ha dunque già adempiuto al suo dovere, 174 collegi uninominali per il Senato e i 147 collegi per la Camera sono stati già disegnati. Si tratta di un compito delicato e importante, perché la modifica dei confini delle circoscrizioni può talvolta portare alla modifica dell’esito delle votazioni.
Il perimetro dei singoli collegi è descritto nel decreto legislativo della ministra. In pratica, dato che anche i collegi sono stati ridotti, sono diventati tutti un po’ più grandi. Nelle 5 Regioni più piccole (Friuli Venezia Giulia, Molise, Abruzzo, Basilicata e Umbria) ci sarà un unico grande collegio uninominale.
Quando fu varato il taglio nel numero dei parlamentari si disse che sarebbe stato necessario qualche correttivo, ma poi non se n’è fatto nulla. Né è stata cambiata la legge elettorale. Giovedì prossimo il Senato dovrebbe approvare in aula il regolamento aggiornato che prevede l’indispensabile riduzione del numero delle commissioni da 14 a 10, il cambiamento dei quorum e la tanto attesa norma anti-transfughi.