Alta tensione Kosovo – Serbia: Nato minaccia intervento contro Belgrado. La Russia: “Non negate i diritti”
ROMA – Nuove tensioni sono sorte tra Kosovo e Serbia e c’è chi teme uno scontro armato fra i due Paesi. I serbi non accettano le nuove misure varate da Pristina sul divieto di documenti di identità e di targhe serbi in Kosovo, a partire dal primo agosto.
La forza internazionale Kfor a guida Nato “controlla da vicino” la situazione al confine tra Kosovo e Serbia ed è “pronta a intervenire se la stabilità è messa in pericolo” in base al suo mandato, sancito dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Lo si legge in un comunicato emesso dalla Kfor.
“La Serbia non è mai stata in una situazione così complessa e difficile: abbiamo avuto colloqui con rappresentanti dei serbi del Kosovo e Metohija e cercheremo di mantenere la pace. Ma chiedo agli albanesi di cambiare la propria posizione e ai serbi del Kosovo di non cedere alle provocazioni”, ha detto in un discorso alla nazione, il presidente serbo Aleksandar Vucic.
La Russia chiede alle autorità di Pristina, così come agli Stati Uniti e all’Unione europea, che le sostengono, di porre fine alle provocazioni e rispettare i diritti dei serbi in Kosovo. Lo ha affermato la portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova: “Chiediamo a Pristina, agli Stati Uniti e all’Ue, che la appoggiano, di cessare le provocazioni e di rispettare i diritti dei serbi in Kosovo”.