Fine vita: Marco Cappato indagato a Milano per istigazione al suicidio
MILANO – Marco Cappato è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Milano. Il tesoriere della associazione Luca Coscioni è accusato di aiuto al suicidio in merito al caso della signora Elena, malata terminale di cancro ma ancora autosufficiente, accompagnata a morire in Svizzera con il suicidio assistito.
Ieri Cappato, si è autodenunciato a Milano dopo avere accompagnato la signora Elena, malata terminale di cancro, al suicidio assistito in Svizzera.
Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano sta valutando la questione della competenza territoriale.
“Non c’è stata alcuna risposta da parte del Parlamento, della politica, dei capi dei grandi partiti. In queste ultime due legislature non è mai stata discussa nemmeno un minuto la nostra legge di iniziativa popolare presentata 9 anni fa. Ora siamo arrivati a questa situazione che di fronte alla richiesta di Elena, potevamo girarci dall’altra parte o darle l’aiuto che cercava, alla luce del sole e assumendoci totalmente la responsabilità di questo”, ha detto Marco Cappato.
“Dalla Corte costituzionale, presieduta da Giuliano Amato, è stato impedito al popolo italiano di decidere, in un modo o nell’altro, sulla legalizzazione dell’eutanasia”, ha aggiunto Cappato dove essersi autodenunciato. “Anche la Legge di iniziativa parlamentare non sono riusciti ad approvare. Noi abbiamo questa strada oggi, nella prossima legislatura si vedrà – ha aggiunto -. La bocciatura del referendum incide, perché se a giugno si fosse votato, se la Corte costituzionale non avesse accampato pretesti per impedire a cittadini di votare oggi non saremmo qui”.