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Candidature Pd, Letta ci ripensa: dentro anche Ceccanti (a Pisa), Cirinnà e Amendola

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Enrico Letta, ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

ROMA – Il puzzle è andato a posto. Con molta fatica e qualche incidente di percorso, Enrico Letta è riuscito a fare rientrare tutti – o quasi – i mal di pancia derivanti dalle liste elettorali. La levata di scudi di Vincenzo Amendola, Monica Cirinnà e Stefano Ceccanti, per citare solo i casi piu’ noti, e’ stata assorbita dal partito con relativa facilita’. “E a fronte di questi, c’e’ stato chi ha fatto un passo indietro senza alzare polveroni”, viene sottolineato in ambienti parlamentari del Pd.

Il riferimento a a Barbara Pollastrini e Roberta Pinotti, oltre che a Luigi Zanda. “Esponenti che hanno mostrato un fair play d’altri tempi”, si sottolinea ancora. Amendola, dopo aver minacciato di ritirare la candidatura, ha fatto prevalere “il noi sull’io” e accettato di correre in un collegio non sicurissimo “per rispetto degli elettori e dei militanti del Pd”. Poi, la rinuncia di Raffaele La Regina, capolista in Basilicata, ha riaperto il gioco di incastri e Amendola si e’ ritrovato capolista in quella regione, lasciando a Filippo Sensi il collegio campano e, di conseguenza, a Rossella Muroni – indicata dalla coalizione – quello del Lazio.

Monica Cirinna’ aveva addirittura gia’ fatto sapere di non voler piu’ correre in quel collegio che comprende il litorale laziale e che e’ considerato enclave della destra piu’ estrema. “Non e’ adatto alle
mie competenze”, aveva detto Cirinna’. Salvo poi fare marcia indietro, convinta da centinaia di messaggi di incoraggiamento, ma non mancando di lanciare strali nei confronti del segretario: “E’ stato come uno schiaffo in pieno viso”, sono state le parole della senatrice in conferenza stampa.

L’ultima casella tornata a posto e’ stata quella di Stefano Ceccanti. Il deputato del Pd ha smentito, dapprima, di essere stato assegnato al collegio proporzionale Firenze-Pisa come candidato numero 4. Ma le liste lette durante la direzione di Ferragosto prevedevano proprio quella collocazione.

Il puzzle e’ stato completato proprio quando Fratoianni ha deciso di fare un passo indietro, rinunciando all’uninominale di Pisa e mantenendo il posto da capolista nel proporzionale in Toscana per la Lista Alleanza Verdi e Sinistra. “Accetto con gioia la proposta del nostro segretario Enrico Letta di essere il candidato della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale Camera di Pisa-Fucecchio (collegio U04 dentro il collegio plurinominale P03 della circoscrizione 12-Toscana)”, dice Ceccanti: “Spero di essere
all’altezza di questo compito”.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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