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Firenze: Cristicchi all’Anfiteatro delle Cascine con: «Paradiso. Dalle tenebre alla luce». Spettacolo gratis

Simone Cristicchi (Ph Danilo Puccioni, Simone Borghini, Stefano Bertoncini)

FIRENZE – L’anno del centenario dantesco è finito, ma non gli spettacoli ispirati al Divino Poeta, complici in qualche caso le misure anti-pandemia che impedivano molti eventi l’anno scorso; così giovedì 1 settembre alle 21,30 Simone Cristicchi porta all’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale (Parco delle Cascine, Firenze) il suo Paradiso. Dalle tenebre alla luce, naturalmente dalla Divina Commedia di Dante Alighieri; uno spettacolo a ingresso libero fino a esaurimento dei posti, senza prenotazione.

Partendo dalla cantica dantesca, Paradiso. Dalle tenebre alla luce è un’opera teatrale per voce e orchestra; un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare fino a noi con l’attualità del loro messaggio. La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione. In ogni uomo abita una nostalgia dell’infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce sé stesso, cercando dentro all’Inferno – che molto spesso è da lui edificato – barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell’arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della Natura. Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince. Perché non può esistere un paradiso celeste se prima non ci prendiamo cura del nostro paradiso terrestre. Il paradiso è strettamente legato al concetto di responsabilità individuale e di cura. La triplice cura: di noi stessi, dell’altro e della casa comune che ci ospita.

Scritto da Simone Cristicchi – che cura anche la regia – in collaborazione con Manfredi Rutelli. Musiche di Valter Sivilotti e Simone Cristicchi. In collaborazione con la stagione estiva di Ultravox Firenze, nell’ambito dell’Estate Fiorentina, lo spettacolo chiude il festival itinerante “Riprendiamoci la scena” promosso da Cesvot, il Centro Servizi Volontariato Toscana che associa 34 enti regionali, fornendo servizi di consulenza, formazione, promozione, comunicazione, documentazione e logistica.

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