Gas, Nord Stream: nuovo stop, difficili rifornimenti Ue, euro scivola sotto parità col dollaro
BRUXELLES – L’euro scivola nuovamente sotto la parità con il dollaro dopo che Gazprom ha annunciato che il Nord Stream non riaprirà, adducendo nuovi problemi tecnici. La moneta unica, che fino all’annuncio del colosso energetico russo si trovava sopra la parità, è scesa repentinamente a 0,996, scontando l’accresciuto rischio di una recessione europea dovuta alla carenza di gas russo durante l’inverno.
Una decisione, quella di Gazprom, presa dopo gli annunci di Ursula von der Leyen in merito alle sanzioni a Putin e alla fissazione di un price cap per il gas. Gazprom ha individuato alcune perdite di olio nel corso dei lavori di manutenzione in corso alla stazione di compressione di Portovaya. “I guasti e danni individuati – spiega Gazprom sul suo canale Telegram – non consentono una operatività sicura ed esente da problemi del motore della turbina. Per questa ragione il trasporto di gas” è stato “completamente fermato”.
E con questo si fermano anche i rifornimenti all’Europa, in particolare alla Germania e all’Italia, i due Paesi maggiormente dipendenti, almeno per ora, dalle forniture russe. Gli allarmi delle imprese e di alcune forze politiche in Italia non hanno avuto per ora alcun effetto, anche l’Italia segue le indicazioni Ue.