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Fiorentina assedia una Juve impaurita: ma fa solo 1-1. Decisivo il rigore sbagliato da Jovic. Pagelle

Christian Kouamé esulta sotto la Curva Fiesole dopo il gol del pareggio (foto Violachannel)

FIRENZE – Si salva, la Juve al Franchi. Strappa un pareggio (1-1) che fa smoccolare Firenze. Perchè la Fiorentina ha stretto d’assedio i bianconeri per 60 minuti su 90. Ma soprattutto ha sbagliato un rigore con Jovic nel finale del primo tempo. Deviato sul palo da Perin, da sempre il portiere bestia nera per i viola. Ho in mente una vittoria del Pescara a Firenze, tanti anni fa, con lui impenetrabile. La Juve, andata in vantaggio con Milik dopo nove minuti, ha subìto il pari di Kouamè (contropiede fulminante e implacabile), poi ha solo arrancato. Ai punti la Fiorentina avrebbe ampiamente meritato la vittoria. Ma in questo gioco bisogna buttarla dentro. E i viola hanno una sorta di idiosincrasia per il gol. Italiano dovrà trovare la medicina. Forse doveva osare un po’ di più. Magari far giocare insieme Jiovic e Cabral? A suo merito si deve però dire che i viola sanno giocare molto meglio di tante squadre grandi o presunte tali. Se n’è accorto il Napoli e ora la Juve. Rintanata e impaurita per tutto il secondo tempo. Molto buona la partita di Amrabat, capace di prevalere sul neo bianconero Paredes, che aveva cominciato bene poi si è perso. Ha anche provocato il rigore, giustissimo, assegnato ai viola. Bravo anche Dodò, ora meglio inserito. E anche Barak sembra sempre meno pesce fuor d’acqua. Bene Terracciano. Sottil? Bravom ma confusionario. Ma al di là della prestazione dei singoli non si può sottolineare il vero, gravissimo problema. Bisogna che la squadra impari a far gol. Una fiammata individuale di Kouamè non è bastata per battere una Juve modestina e impaurita.

CURVA FIESOLE – Nel Franchi strapieno, la Curva Fiesole aveva organizzato una coreografia in omaggio a Firenze e al colore viola, ma è stata annullata all’ultimo momento per la pioggia. Che dopo gli scrosci dell’ora di prreanzo è sparita. Italiano schiera una formazione finalmente prevedibile, con una sola sorpresa: Terracciano in porta invece di Gollini. Terzino destro Dodò. Davanti Kouamè e Sottil ai fianchi di Jovic. Nella Juve, Vlahovic si prende la dose di fischi durante il riscaldamento, poi si siede in panchina. Al suo posto Milik. Vicino a lui Di Maria, stella argentina ex Real Madrid. In cabina di regìa l’aooena arrivato Paredes.

MILIK – La Fiorentina parte subito in avanti Kouamè crea scompiglio. Quindi (2′) un appoggio sbagliato indietro di Barak innesca Paredes che cerca Milik. Occasione per la punta bianconera che però perde l’attimo. La difesa viola se la cava con un po’ d’affanno. Ma la Juve diventa aggressiva e va in vantaggio. Al 9′ cross dal fondo di Cuadrado, controcross di Kostic, Milik intercetta di petto e la mette in rete. Apparentemente indisturbato. La difesa dov’era?

ITALIANO – La Fiorentina replica qualche istante dopo con un colpo di testa di Kouamè (11′) in area, ma Perin è piazzato e para senza difficoltà. Poco dopo capita un ottimo pallone sui piedi di Maleh, in area, che si fa anticipare in scivolata da Cuadrado. Spinge la Fiorentina, con Amrabat a dettare tempi e ritmi, Ma dall’altra parte c’è un Paredes molto attivo, che appare già inserito nei meccanismi di Allegri. Proteste viola (17′) per un presunto pestone ricevuto da Barak che resta a terra in area. Doveri fa cenno che non è niente. Italiano è una furia: vuole più concretezxza davanti. Dove Sottil prova e riprova a far breccia, ma senza trovare spiragli. Jovic? E’ lì, “prigioniero” fra Bremer e Danilo.

KOUAME’ – Non tira nessuno? Ci prova Dodò (25′) da fuori ma Perin è piazzatissimo. Lo imita Amrabat (27′) ma il pallone finisce a Fiesole: non in curva, ma nella piazza del comune, con il momnumento a Garibaldi e Vittorio Emanuele. Ma è il momento buono: il pareggio arriva al 29′: prodigioso Kouamè, una gazzella che i leoni della retroguardia bianconera non riescono a prendere. Grande intuizione di Sottil che fa scattare Kouamè, imprendibile per tutti in una discesa solitaria da gazzella africana. Perin esce alla disperata ma il diagonale di Kouamè è imprendibile. Il Franchi esplode di gioia.

VAR – Sottil va in giù in area per una spallata di Cuadrado, Doveri fa cenno di no: niente rigore. Giallo invece per Alex Sandro. Punizione per la Fiorentina da 25 metri. Batte Sottil, respinge la barriera. Al 38′ Cuadrado brutalizza di nuovo Sottil, stavolta a tre quarti. Doveri fa lo gnorri. Ma è costretto a fermare il gioco perchè Sottil è a terra dolorante. Il gioco riprende con la palla scodellata dall’arbitro. Al 41′ Paredes contrasta Sottil in area e tocca la palla con il braccio in area. Doveri non vede. Il Var lo richiama. Doveri va al monitor, rientra e indica il dischetto.

PALO – Chi lo tira? Il predestinato è Luka Jovic. Che appare tirato e un po’ nervoso: mira alla destra di Perin. Il portiere si allunga e devia appena, il pallone sbatte sul palo quindi attraversa tutta la linea di porta e si perde lontano, così come le speranze della Fiorentina di passare in vantaggio. Jovic si dispera. A Italiano, per la rabbia, ricrescono i capelli. Due minuti di recupero prima della fine di un primo tempo movimentato e direi appassionante.

MILENKOVIC – In avvio di ripresa, Allegri toglie Di Maria per De Sciglio. Forse in vista della Champions, a Parigi. Cuadrado va più avanti: si perde Sottil che va via a sinistra (3′) servizio per Biraghi che mette al centro Barak spara al volo, ma Danilo “mura” il tiro. La Fiorentina continua a fare gioco, a spingere, a provarci. Danilo butta giù Sottil e viene ammonito. Se ne va apostrofando l’arbitro. Che nion reagisce. All’8′ la Fiorentina perde Milenkovic: forse un risentimento muscolare. Entra Quarta.

IGOR – Al 13′ contropiede Juve: Cuadrado parte a destra, vicino a lui c’è Milik. Ma lo va a prendere Igor, che lo ferma in tackle: perfetto. Applausi per lui, ma anche occhi juventini attenti. Non è un mistero che Allegri lo vorrebbe. A gennaio comincerà il tormentone: va alla Juve, non va alla Juve? Intanto la Fiorentina insiste. Italiano fa uscire Maleh e Kouamè per Mandragora e Ikonè. Ma era il caso di far uscire Kouamè? Ma Ikonè arriva e tira subito: pallone fuori. Allegri cambia: fuori Cuadrado e Kostic, dentro Miretti e Kean.

ZURKOWSKI – Pericolo per la Juve al 21: Dodò va via bene a destra tira in porta e Danilo s’immola col corpo deviando in angolo vicino al palo. Si fa anche male, intervengono i sanitari. Lui si rialza ma deve restare fuori alcuni istanti. I viola stringono d’assedio l’area bianconera. Ikonè ci prova ancora. Senza risultato. Ma la Juve soffre parecchio. Ma ai viola manca la stoccata. Italiano Toglie Jovic per Cabral. E anche Barak per Zurkowski. Il centrocampista entra nel vivo dell’azione e scivola sul più bello, ossia su una ripartenza viola che avrebbe potuto avere miglior sorte.

PERIN – Allegri è imbronciato: Juve rintanata e impaurita. Toglie Alrex Sandro e inserisce Bonucci. E non basta: manda in campo il gioiellino Fagioli al posto di un Paredes proghressivamente spento. Ma la danza viola continua: al 43′ Sottil serve benissimo Amrabat che indovina un gran tiro da 25 metri. Perin, in volo, devia. Juve comunque alle corde. Quattro minuti di recupero. Zurkowski svigorla (incredibile) al 47′. Poi la Juve esce dall’incubo. Ottiene un punto, ma la Fiorentina ne perde due. Peccato.

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Sandro Bennucci

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