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Monte Paschi: vola in borsa (+19%), c’è fiducia nell’aumento di capitale

MILANO – Monte Paschi vola a Piazza Affari, con la Borsa che dopo aver impallinato il titolo per settimane
preoccupata per un difficile aumento iperdiluitivo in un contesto macro pieno di insidie – sembra ora offrire un’apertura di credito al Monte e al suo amministratore delegato, Luigi Lovaglio, impegnato in un difficile turnaround.
L’istituto senese ha bissato il balzo di venerdì (+6,8%), chiudendo la seduta con un rialzo del 19%, a 0,36 euro, in un clima di effervescenza per tutto il comparto bancario. Il settore del credito è infatti uno dei pochi che beneficerà, sotto il profilo della redditività, del rialzo rialzo dei tassi su cui sta procedendo a testa bassa la Bce. Non a caso l’indice Stoxx di settore è stato il migliore in Europa con Bper (+5%),
Intesa (+3,4%), Banco Bpm (+3%) e Unicredit (+2,3%) che hanno festeggiato a Piazza Affari.

A spingere gli investitori a guardare con piu’ fiducia all’aumento di Mps ha contribuito la disponibilità di Anima (con cui un tavolo non e’ ancora stato aperto) a iniettare fino a 250 milioni di euro per sostenere la banca in cambio di un rafforzamento della partnership nel risparmio gestito, in scadenza nel 2030.
“Mps ha un enorme potenziale e farà emergere in modo risolutivo il proprio valore”, le parole incoraggianti di Lovaglio, che in un’intervista nel weekend a MF ha indicato nell’ “eccellenza del network”, nella “qualità dei ricavi” e nella disponibilità di una challanger bank “best in class” (Widiba) “tre buone ragioni” per credere in Mps. Senza contare un piano industriale che incorpora “solo in minima parte i
benefici” del rialzo dei tassi e il ruolo da “protagonista” che Siena è destinata ad avere nel consolidamento.
Considerato che il Tesoro, primo azionista del Monte con il 64,2% del capitale, coprirà la sua quota dell’aumento – 1,6 miliardi su un totale di 2,5 miliardi – restano da raccogliere 900 milioni. Fabbisogno che l’intervento di Anima potrebbe ridurre in maniera sensibile e che potrebbe scendere ulteriormente qualora anche Axa si accordasse per partecipare all’aumento a difesa della sua alleanza nella bancassicurazione.
La ricerca di anchor investor “è sicuramente un’opzione a cui guardiamo con interesse” mentre non è da escludere che banche interessate a Siena “possano già affacciarsi” durante l’aumento, ha detto Lovaglio, che sta intensificando gli incontri con gli investitori in vista del lancio dell’operazione, atteso prima
della metà ottobre e a cui giovedì i soci riuniti in assemblea daranno il via libera.

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