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Finanziamenti russi, Gabrielli ribadisce: “Non ci sono partiti italiani nel rapporto Usa”. Lo ha confermato Blinken a Draghi

Copasir
Il presidente del Copasir, Adolfo Urso (D) insieme al sottosegretario con delega ai servizi segreti Franco Gabrielli durante l’audizione al comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR), Roma 16 settembre 2022. ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA – Mentre la sinistra e alcuni giornali titolano sui presunti finanziamenti russi ai partiti di destra in Italia e Di Maio chiede l’istituzione di un’apposita commissione inchiesta, ancora una volta Franco Gabrielli, Sottosegretario con delega ai servizi segreti, smentisce che nel rapporto Usa, fatto circolare proprio in questo periodo, esistano riferimenti a partiti italiani.

Sulla base di due rapporti redatti da Dis e Aise relativamente alle informazioni contenute nel dossier americano su fondi russi a partiti di vari Paesi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli avrebbe riferito al Copasir che non ci sono nelle carte riferimenti a partiti italiani.

Nel corso dell’audizione “sono stati forniti elementi, riguardanti le recenti dichiarazioni rese dall’amministrazione Usa in ordine alle attività di ingerenza russa nei processi democratici di diversi Paesi, dai quali non sono emersi profili concernenti la sicurezza nazionale del nostro Paese”, ha reso noto il presidente del Copasir, senatore Adolfo Urso.

Gabrielli, sempre a quanto si apprende, ha anche riferito del colloquio di ieri fra il premier Mario Draghi ed il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel corso del quale quest’ultimo ha garantito che non ci sono riferimenti a partiti italiani nel dossier, allo stato.

Ecco la comprensibile reazione di Salvini contro gli attacchi ricevuti: “Dopo fango, insinuazioni e attacchi
vergognosi, ora mi aspetto delle scuse. Adesso la sinistra inizierà a parlare finalmente di Italia?”. Lo scrive su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini, dopo l’audizione al Copasir del sottosegretario Franco Gabrielli.

Al veleno il giudizio del senatore della Lega Paolo Arrigoni, componente del Copasir: “Il prefetto Franco Gabrielli, Autorità Delegata alla sicurezza della Repubblica, lo ha chiarito a sufficienza: non ci sono coinvolgimenti italiani nella vicenda dei presunti finanziamenti russi a compagini politiche europee. A
sinistra e nelle solite redazioni, se ne facciano una ragione: la loro campagna denigratoria ad orologeria è una penosa sceneggiata, che rischia di trasformarsi in un doloroso boomerang”.

Scende in campo contro le sinistre anche Forza Italia con il sottosegretario Paolo Sisto: “Rispetto al rischio di influenze russe sul voto, la telefonata tra il Presidente Draghi ed il Segretario di Stato americano Anthony Blinken, unitamente alle dichiarazioni del sottosegretario Gabrielli, mi pare che abbiano chiarito tutto. Sul documento riguardante i finanziamenti russi, l’Italia non c’entra: ogni polemica, da lì in poi, diventa superflua e finalizzata solo ad inquinare i pozzi della corretta formazione del consenso democratico. La sinistra cerca, strumentalizzando una notizia che non si riferisce al nostro Paese, di approfittarne per generare confusione rispetto a quello che già è stato più che ampiamente chiarito (…) ma il ‘linciaggio a prescindere’ nei confronti dell’avversario politico, pur a fronte di smentite tanto autorevoli, non ha motivo di esistere ed è inaccettabile”.


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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