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Aiuti Ter, prestito bollette: Unimprese critica il governo, Cna plaude

Gas 1
EPA/FILIP SINGER

ROMA – L’aumento dei prezzi di gas, petrolio ed energia elettrica ha spinto il fatturato delle imprese
produttrici e venditrici di prodotti energetici, cresciuto di oltre 91 miliardi di euro (+161%) già nei primi quattro mesi del 2022.

Un aumento esponenziale del volume degli incassi che si è tradotto, complessivamente, in una crescita di oltre 106 miliardi di euro (+40%) del fatturato totale di aziende, pmi, liberi professionisti e partite Iva tra gennaio e aprile di quest’anno rispetto al primo quadrimestre del 2021, da 264 miliardi a 370 miliardi.

Lo rileva Unimpresa che evidenzia come “con i dati fiscali di imprese e professionisti del primo quadrimestre dell’anno, si misurano i primi effetti dell’impennata dei prezzi energetici e c’è anche la fotografia generale della robusta ripresa economica del nostro Paese, già registrata nel corso di tutto il 2021 e poi cresciuta progressivamente all’inizio del 2022, ma seriamente minacciata, adesso, dal protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina”.
“Il pagamento a rate delle bollette, con un prestito bancario garantito dallo Stato a tassi di interesse predeterminati, non risolve il problema dell’aumento dei costi a carico delle imprese, ma si limita a spostare nel tempo una posta negativa di bilancio. Di fatto, la misura approvata è un pannicello caldo.
Peraltro, aver agganciato la determinazione del tasso di interesse di questi finanziamenti a quello dei btp è un salto nel buio, considerando che in prospettiva gli interessi sui titoli di Stato, dopo l’aumento del costo del denaro deciso dalla Bce, saliranno repentinamente” dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, commentando il decreto legge “aiuti ter” approvato ieri dal consiglio dei ministri.
“”Sul tema energetico occorrono interventi decisi e strutturali, non è possibile andare avanti con piccoli interventi spot” aggiunge il vicepresidente di Unimpresa.

La Cna giudica “in modo positivo” l’ampliamento della platea di imprese che potranno beneficiare del credito di imposta sulla spesa energetica, contenuto nel Dl Aiuti ter approvato dal Governo, “per rispondere alla crescita insostenibile delle bollette”.
L’abbassamento a 4,5 KWh viene incontro alla esigenza cha la Cna ha denunciato con l’indagine sulle bollette: “le gravi difficoltà non riguardano solo gli energivori ma tutte le imprese per le quali l’energia rappresenta una voce percentualmente rilevante sul totale dei costi a prescindere dalla dimensione”.

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