Guerra nucleare, Italia: a Ghedi e Aviano 100 bombe nucleari Usa e aerei americani e italiani pronti a entrare in azione
ROMA – Dopo che Putin ha agitato la minaccia di guerra nucleare, molti hanno rilevato che l’Italia non produce né possiede o è dotata di armi di questo genere. Ma, come è noto, fa parte dell’Alleanza Atlantica e Nato. Per questo ospita armamenti nucleari americani, visto che gli Stati Uniti sono uno storico alleato e oggi promuovono, insieme alla Ue, una robusta politica militare a sostegno dell’Ucraina, dettata da Biden e seguita da von der Leyen e Draghi.
Secondo un’indagine del Sole24Ore, condotta da Marco Lodovico, tra le basi militari di Ghedi (Bs) e Aviano (Pn) sono state collocate circa 100 bombe nucleari, tutte di fabbricazione americana, pronte all’utilizzo in caso di necessità.
A Ghedi si realizza il «Nato nuclear sharing group – spiega Andrea Margelletti, presidente del Cesi (Centro studi internazionali) – dove il Paese ospitante mette a disposizione il vettore, nel nostro caso può essere adesso un Tornado, mentre gli americani forniscono l’ordigno». In pratica alcuni velivoli della nostra Aeronautica, oggi i Tornado e a breve gli F35, sono dotati di bombe di questo genere. Una prima stima parla di 60 ordigni. A Il Sole 24 Ore, come detto, risultano circa un centinaio.
Ad Aviano, ricorda il direttore di Rid (Rivista italiana DIfesa) Piero Batacchi, «ci sono Le B-61, vale a dire «bombe nucleari di fabbricazione americana per l’impiego tattico e strategico da caccia e bombardieri».
Dunque in Italia ci sono dispositivi nucleari americani pronti a essere aviotrasportati anche dalla nostra Aeronautica Militare e aerei Usa attrezzati per il trasporto e il lancio di ordigni di questo genere, in caso di necessità per gli sviluppi del conflitto.
La conferma dal ministro Guerini: «Dobbiamo fare tutti gli sforzi per sostenere l’Ucraina, non farlo significa portare alla resa dell’Ucraina». La guerra dunque sembra destinata a durare ancora.