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Bombe russe piazzate da robot hanno sabotato Nord Stream. Anche la Turchia condanna le annessioni di Putin

Putin annuncia le sue annessioni considerate una violazione illegale del diritto internazionale (Foto ANSA)

LONDRA – “A piazzare le bombe che hanno provocato quattro falle nel gasdotto Nord Stream 1 e 2, a circa 80 metri di profondità nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca, potrebbero essere stati i robot di manutenzione che operano all’interno della struttura del gasdotto durante lavori di riparazione”: è l’opinione degli esperti riferita dal Guardian.

Intanto Putin invia i documenti sull’annessione delle quattro repubbliche ucraine alla Corte Costituzionale russa. Ma la Turchia dell’amico Erdogan condanna l’annessione: “E’ grave violazione del diritto internazionale”. Lo riferisce il Guardian. Ankara non aveva già riconosciuto l’annessione della Crimea nel 2014. La Turchia ribadisce il suo sostegno per una soluzione della guerra con negoziati.

Ma torniamo al sabotaggio di Nord Stream. “Se questa teoria si rivela corretta – aggiunge il Guardian – la natura sofisticata dell’attacco e la potenza dell’esplosione aggiungerebbero peso ai sospetti che gli attacchi siano stati effettuati da un potere statale, con il dito puntato contro la Russia”.

Fonti di intelligence citate dalla rivista tedesca Spiegel ritengono che gli oleodotti Nord Stream 1 e 2, nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca, siano stati colpiti in quattro punti da esplosioni con 500 chili di tritolo, l’equivalente della potenza esplosiva di una bomba di aereo.

Gli investigatori tedeschi hanno effettuato letture sismiche per calcolare la potenza delle esplosioni. E hanno detto ai media che subacquei o robot telecomandati potrebbero essere in grado di visitare i siti delle perdite già questo fine settimana.



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