Mostro di Firenze: nipote di Mario Vanni chiede revisione sentenza
FIRENZE – Gli avvocati Valter Biscotti e Antonio Mazzeo chiederanno alla Procura di Genova la revisione della sentenza di condanna del defunto “compagno di merende” Mario Vanni, al quale fu inflitto l’ergastolo per quattro degli otto duplici omicidi attribuiti al cosiddetto ‘Mostro di Firenze’.
“Ho avuto incarico dal nipote di Mario Vanni di procedere alla richiesta di revisione del processo”, ha spiegato l’avvocato Valter Biscotti. “Unitamente al collega Mazzeo siamo già al lavoro con il nostro consulente Paolo Cochi e sarà un lavoro serio e scrupoloso senza affidarci a pentiti discutibili o testi già noti come palesemente inattendibili”.
“Non ci possono più dubbi su cosa fare, specie dopo aver scoperto che la cartuccia rinvenuta nell’orto di Pietro Pacciani, era artefatta”, spiegano i due avvocati, secondo i quali “la procedura di revisione è
l’unica strada per fare chiarezza: come prima cosa si espleterà una nuova e più aggiornata consulenza tecnica entomologica per definire il giorno esatto del duplice omicidio degli Scopeti dove vennero uccisi
Nadine Mauriot e e Jean Michel Kvreichvili”.
Molti sono gli atti già a disposizione del collegio di avvocati tutti raccolti nel tempo dal consulente di parte Paolo Cochi che segue il caso da più di 30 anni. “Anch’io come gli avvocati sono convinto che
ci troviamo di fronte ad un serial killer unico e siamo tutti convinti che nelle carte processuali c’è la chiave della soluzione del caso”, ha osservato Cochi.