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Moody’s: “Taglieremo il rating all’Italia se il nuovo governo non farà le riforme”

ROMA – Le agenzie di rating cominciano a mettere sotto pressione il nuovo governo, anche se non ancora insediato. Si ripete la storia del 2011 con Berlusconi. Moody’s, che dopo le elezioni non ha modificato il suo giudizio sull’Italia, oggi a Baa3 con outlook negativo, aspetta la formazione di un nuovo Governo e avverte, senza riforme il rating potrebbe essere tagliato.
“Probabilmente declasseremmo i rating dell’Italia se dovessimo vedere un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine del Paese, a causa della mancata attuazione delle riforme a favore della crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr”, scrivono gli analisti in un report di aggiornamento e analisi sui possibili sviluppi.
“Le condizioni di finanziamento più restrittive, inflazione elevata, rischi per le forniture di energia dalla Russia e un contesto politico più complesso stanno pesando sulle prospettive di crescita dell’Italia e sulla dinamica del debito” spiegano gli analisti.

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