Teheran fa sapere che “Masha Amini è morta di malattia”. Ma la protesta dilaga in tutto il mondo
TEHERAN – La morte di Mahsa Amini è diventata simbolo di ribellione delle donne, non solo in Iran ma in tutto il mondo. Così oggi spunta un sorprendente rapporto medico, a Teheran, nel quale si sostiene che la giovane iraniana, arrestata perchè non indossava correttamente il velo, sarebbe morta “per malattia e non per le percosse ricevute”.
Ma in tutto il mondo dilaga protesta per la morte di Masha e per la condizione in cui si trovano le donne iraniane. Il regime, però, non molla: contemporaneamente al rapporto medico, i comandanti delle forze armate e i vertici della polizia hanno rinnovato la propria fedeltà alla Guida suprema Ali Khamenei attraverso una dichiarazione congiunta, pochi giorni dopo gli elogi della Guida suprema all’esercito e alle forze dell’ordine per avere contenuto le proteste, in corso da tre settimane, per Mahsa Amini.
Khamenei aveva detto che i giovani che hanno preso parte alle manifestazioni “devono essere puniti per rendersi consapevoli dei fatti” e accusato gli Usa e Israele di avere pianificato le dimostrazioni, che sono state violentemente represse. La risposta delle piazze di tutto il mondo dimostra però che la battaglia è aperta e non bastano un certificato medico e le dichiarazioni dei capi della polizia a fermarla.