Caro bollette: grido d’allarme dei sindaci toscani
FIRENZE – Grido d’allarme di Anci toscana per i consumi energetici dei Comuni, con il caro bollette che rischia di mandare in tilt i bilanci e mette in pericolo l’erogazione dei servizi, dall’illuminazione al trasporto pubblico locale. I Comuni toscani, in previsione del cambio di governo a guida centrodestra, cominciano già a bussare a quattrini, mentre prima erano allineati e coperti.
Ogni anno i Comuni spendono in media 1,8 miliardi in costi energetici. Nel 2022 l’incremento in molti casi supererà il cento per cento: per Anci è necessario almeno un altro miliardo per per chiudere bilanci di quest’anno e per impostare quelli del 2023. Una grave crisi, visto che per i Comuni finora sono stati previsti circa 800 milioni di compensazioni, ma 510 devono ancora arrivare.
“E’ una situazione che si fa ogni giorno più insostenibile – spiega Brenda Barnini, sindaca di Empoli e delegata Anci Toscana alla Finanza locale – I sindaci stanno cercando in ogni modo di risparmiare energia, partendo dalla riduzione dei tempi dell’illuminazione pubblica; e c’è già chi è dovuto intervenire con la forzata chiusura delle piscine comunali. E’ vero che negli ultimi anni si è investito in energie alternative, grazie ai piani di efficientamento energetico; e come Anci Toscana cerchiamo di aiutare i Comuni a risparmiare con il servizio di ‘accompagnamento’ al Cet, il Consorzio Energia Toscana; ma certo non basta. Chiediamo con urgenza al governo di intervenire, siano veramente preoccupati”.