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Sicurezza Toscana: Firenze (7° posto) e le altre città non brillano. La classifica del Sole24Ore

Inaugurazione di anno giudiziario a Firenze (foto d’archivio)

FIRENZE – Il Sole24Ore ha pubblicato sul suo sito l’annuale classifica dei reati denunciati nelle varie province d’Italia, che serve di base per la classifica della Qualità della vita, pubblicata normalmente alla fine di ogni anno. Ecco la situazione di Firenze e della Toscana in tema di reati, furti e rapine, non proprio rosea, come da qualche anno a questa parte.

In classifica generale Firenze si situa al 7° posto, dietro Milano, Bologna, Torino e Roma, ed è seguita immediatamente da altre due città toscane, Prato (8), Livorno (9), poi Pisa (21), Grosseto (22), Massa (25), Lucca (30), Pistoia (40); verso la coda Arezzo (72), Siena (86), che si conferma la città toscana più sicura, anche se in posizione non invidiabile suk totale di 106 province e città metropolitane.
A conferma che la Toscana, sulla base delle denunce registrate, risulta una regione tutt’altro che sicura, soprattutto per infiltrazione economiche di tipo mafioso, come rilevato annualmente dalle relazioni del procuratore generale e del presidente della Corte d’Appello di Firenze.

Ma riepiloghiamo i tipi di reato per i quali la nostra città e la nostra regione eccellono, secondo la classifica del giornale di Confindustria.

OMICIDI – Prato si pone al 3° posto, Livorno all’11.mo, Grosseto al 48.mo, Firenze è 82,ma.

FURTI – Si distingue ancora Firenze (6°posto in classifica), seguita da Livorno (8), Pisa (10), Prato (17), Lucca (18), Grosseto (32), Massa (35), Pistoia (42), Arezzo (62), Siena (73). Tutta la Toscana dunque in zona medio-alta, metà addirittura entro il 20,mo posto.

SCIPPI – Anche qui Firenze (11) e Prato (8) in ottima posizione. Pisa (15) e Lucca (16) fanno da corona nei primi 20 posti. Massa (40), Pistoia (44), Grosseto (47) e Livorno (48) si pongono anch’esse in posizione elevata. Siena (58) e Arezzo (80) sono relativamente le migliori.

FURTI CON DESTREZZA – Anche in questo caso Toscana in evidenza con Firenze al 7.mo posto, seguita da Lucca (16), Pisa (18), Livorno (24), Massa (28), tutte nel primo quarto della classifica. Seguono Pistoia (36), Siena (43), Prato (45), Arezzo (48), Grosseto (55). Dunque tutte le province toscane sono entro la prima metà della classifica, un primato che non ci fa onore.

FURTI IN ESERCIZI COMMERCIALI – Anche in questo caso primeggia la Firenze di Nardella, 6.7a in classifica, seguita nelle prime posizioni da Livorno (89 e Pisa (11).

RAPINE – Anche per le rapine Prato (8) e Firenze (9) nella top ten. Male anche Lucca (21) Pisa (28), Livorno (42).

TRUFFE – In questo settore troviamo nelle prime posizioni le due province toscane normalmente più tranquille, Siena (5) e Arezzo (21). Poi Firenze (23) e Lucca (28), meno interessate le altre.

STUPEFACENTI – Torna in auge la Toscana per traffico e spaccio di stupefacenti. Del resto le cronache dei controlli alle Cascine di Firenze sono giornaliere. In testa Grosseto (7), Massa (13), Firenze (14), Prato (16), Livorno (26), Arezzo (30), Pisa (38). Meno colpite Lucca (78), Pistoia (79), Siena (102).

SFRUTTAMENTO PROSTITUZIONE E PORNOGRAFIA – Cinque province toscane fra le prime 25, un altro record che penalizza la nostra regione. guida Pistoia, al 6° posto nazionale, poi la solita Firenze (11), Grosseto (20), Pisa (21), Lucca (24), Massa (28), Arezzo (39), Livorno (61), Prato (81), chiude Siena al 100.mo posto.

Ci sembra di aver tracciato un quadro esaustivo della situazione della Toscana e di Firenze in particolare. La città metropolitana di Nardella e la regione di Giani non hanno molto da rallegrarsi per i dati che risultano in tema di sicurezza, nonostante l’impegno costante e assiduo delle forze dell’ordine e dei prefetti.

Al sindaco consiglieremmo di impegnarsi meno in attività internazionali e di guardare più ai problemi della città (sicurezza e traffico in primis). Al governatore, inappuntabile nell’impegno per la lotta alla pandemia e la diffusione dei vaccini, sulle orme di Speranza, e sulla crisi energetica (gassificatore di Piombino) diremmo di rivolgere lo sguardo anche ad altri problemi, economici e di sicurezza, che affliggono la Toscana.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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