Cina – Usa: battaglia fra Xi e Biden. Secondo la stampa francese, l’Onu premierebbe il presidente asiatico
Sulla stampa francese, meno legata agli ambienti Usa, appaiono articoli che farebbero emergere la debolezza del governo di Biden in politica estera, soprattutto in relazione alla lotta che il presidente dem sta ingaggiando con la Cina per Taiwan, ma non solo.
L’ Express di giovedì 13 ottobre 2022 ospita un documentato articolo di Chol Eric – Pluyette Cyrille dal titolo “Cina-Stati Uniti, la battaglia pericolosissima”. Ecco il testo tradotto in italiano:
“Nello scontro tra le prime due potenze mondiali, Joe Biden ha dovuto concedere a Xi un primo round, nel Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Gli Stati Uniti, all’inizio di ottobre, hanno proposto l’adozione dì una mozione sulle violazioni dei diritti umani nella regione cinese dello Xinjiang, ma la loro istanza è stata messa in minoranza, nonostante si sospettassero crimini contro l’umanità. La proposta infatti ha ottenuto solo 17 voti favorevoli, a fronte di 19 contrari e 11 astenuti.
Le ragioni di Pechino sono state appoggiate dai Paesi africani, dell’America Latina e del Medio Oriente, quasi tutti legati al programma delle “nuove vie della seta” cinesi e ostili alla supremazia statunitense.
“L’influenza della Cina è cresciuta nei paesi in via di sviluppo sotto il regno decennale di Xi Jinping. Spesso prevale il libretto degli assegni o la vicinanza politica con gli autocrati. Moltiplicando le manifestazioni di forza, soprattutto intorno a Taiwan, il regime comunista cinese rappresenta l’ostacolo più serio che Washington si sia trovato ad affrontare: ‘Il grande rinnovamento della nazione cinese è entrato in un processo storico irreversibile’, insiste l’erede di Mao.
L’obiettivo di Xi è quello di sostituire l’ordine mondiale dominato dagli Stati Uniti e promuovere l’influenza cinese cinese, anche se ciò significa ‘rieducare’ i taiwanesi, come suggerisce l’ambasciatore cinese in Francia.
Sempre più fiducioso anche se la sua economia rallenta, l’onnipotente Xi Jinping, come il suo amico Vladimir Putin, considera sostanzialmente l’Occidente colpevole di tutti i mali. col rischio di una guerra con gli Stati Uniti”. C’è da sperare che la ragione trionfi, come invoca da sempre Papa Francesco.