Skip to main content
Natale 2025
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2022%2F10%2FMargherita Cagol Mara Brigate Rosse

Terrorismo: dopo 47 anni riaperte le indagini su morte Mara Cagol, moglie di Renato Curcio, uno dei fondatori delle Br

Margherita Cagol Mara Brigate Rosse
Margherita “Mara” Cagol

TORINO – Dopo 47 anni si riaprono le indagini su uno degli episodi importanti degli anni del terrorismo di sinistra e delle Br, avvenuto nel 1975, quando la brigatista Margherita “Mara” Cagol, moglie del fondatore delle Br, Renato Curcio, rimase uccisa in uno scontro a fuoco, vicino ad Acqui Terme, nel quale perse la vita anche l’appuntato dei carabinieri Giovanni D’Alfonso.

Ci sarebbe stata una svolta nelle indagini su quanto avvenuto nell’Alessandrino in occasione della liberazione dell’imprenditore Vittorio Vallarino Gancia, sequestrato il giorno prima. Sono stati interrogati a
Milano alcuni ex appartenenti alle Br. Gli accertamenti dei carabinieri del Ris di Parma potrebbero dare un nome a chi, ormai quasi cinquant’anni fa, partecipò a quello che è passato alla storia come il primo sequestro di persona a scopo di autofinanziamento operato dalle Brigate Rosse.

L’attività investigativa fa seguito agli accertamenti scientifici cui sono stati sottoposti, con le più moderne tecniche, i reperti sequestrati all’epoca della sparatoria.

Nel corso degli anni si sono fatte varie ipotesi sulla identità del brigatista che riuscì a fuggire. A far riaprire le indagini è stato l’esposto presentato, con il tramite di un avvocato, da Bruno d’Alfonso, anche lui carabiniere, figlio dell’appuntato morto nella sparatoria del 5 giugno 1975. “E’ una questione di giustizia e di verità storica. Anche per onorare la figura di mio padre, un eroe che diede la vita per le istituzioni”, ha detto d’Alfonso dopo aver presentato l’esposto.

Le indagini sono affidate ai carabinieri del ROS e coordinate dai magistrati del pool sul terrorismo della Procura di Torino e dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

E’ bene ricordare alle giovani generazioni quello che accadde negli anni di piombo, considerato il clima di avversione che viene creato contro il governo, in particolare contro Meloni e Salvini, per i quali sono state rispolverate immagini e slogan che rievocano quegli anni tristi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP