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Modena, rave party: gli occupanti abusivi se ne vanno. L’edificio sottoposto a sequestro

Polizia
I blindati della polizia schierati davanti al capannone dove è in corso un rave party nella zona nord di Modena in prossimità del quartiere fieristico e dell’ingresso dell’autostrada A1. ANSA /SERENA CAMPANINI

MODENA – La linea ferma e dura del ministro Piantedosi per il rave party a Modena comincia subito a dare i suoi frutti. In accordo con la prefettura di Modena sono iniziati i servizi per la messa in sicurezza dell’area interessata dal rave, che ha visto l’afflusso di giovani da diverse regioni e dall’estero.

Secondo quanto si apprende dalla Questura di Modena le attività in corso danno esecuzione al sequestro preventivo dell’immobile disposto dalla magistratura in via di urgenza, per motivi di sicurezza strutturale legati allo stato dei luoghi, dichiarati dal proprietario della struttura e certificati da sopralluogo tecnico.

Molti partecipanti stanno lasciando l’edificio e si sono riversati in autostrada con i loro mezzi. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa si sono avvicinate all’edificio senza entrare all’interno mentre un funzionario ha annunciato al megafono: “Non siamo qui per voi e non entreremo, l’edificio è sotto sequestro perché pericolante, dovete andarvene”. Dopo un primo momento di tensione, ma senza scontri, i partecipanti al party hanno iniziato a lasciare l’edificio. Dentro stanno smontando le casse.

Sono circa 600 le persone per ora identificate dalle forze dell’ordine. Il dispositivo per eseguire il sequestro, approntato all’esito del Comitato Provinciale Ordine e sicurezza pubblica svolto ieri in Prefettura e del successivo Tavolo tecnico svolto in Questura alla presenza di tutti gli Uffici, Comandi ed enti interessati, vede il dispiegamento di forza pubblica, enti del soccorso sanitario e tecnico. Proseguono sul perimetro e sulle vie di deflusso le attività di identificazione dei raver e di controllo dei relativi mezzi, con il concorso di pattuglie territoriali dislocate a medio raggio, di più unità cinofile antidroga e della Polizia stradale. Un cerchio concentrico che lascia poche vie di fuga ai partecipanti abusivi.

La precipitosa fuga dei raver è formalmente dovuta a ragioni di agibilità dell’edificio, ma in realtà riteniamo che il vero motivo sia immortalato nella foto che pubblichiamo sopra. La presenza massiccia e robusta di blindati della polizia e delle altre Forze della sicurezza probabilmente ha indotto a più miti consigli i presenti. Quando si procede con prudenza e buon senso, senza eccessivi timori, anche in ordine pubblico i risultati positivi arrivano.

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