Fed ritocca i tassi: nuovo maxirialzo dello 0,75%, ai massimi dal 2008
NEW YORK – Tasso d’interesse rialzato dello 0,75%, il costo del denaro aumenta in una forchetta fra il 3,75% e il 4%. Attuali rialzi appropriati per riportare l’inflazione al 2%’ precisa la Federal reserve.
Si tratta del quarto rialzo consecutivo da 75 punti base per la banca centrale americana nella sua lotta all’inflazione e del sesto aumento dei tassi dall’inizio dell’anno (quattro rialzi da 75 punti base, un quarto di punto in marzo e di mezzo punto in maggio).
Con il quarto rialzo consecutivo dello 0,75%, la Fed porta i tassi di interesse ai livelli più alti dal 2008. La Banca centrale “anticipa che gli attuali rialzi saranno appropriati per raggiungere una politica monetaria sufficientemente restrittiva per riportare l’inflazione al 2%”, afferma la Fed sottolineando che nel “determinare i futuri aumenti si terrà in considerazione la complessiva stretta della politica monetaria, i ritardi con cui la politica monetaria ha effetto sull’attività economica e l’inflazione e gli sviluppi economici e finanziari”.
La Fed andrà avanti con i rialzi dei tassi di interesse fino a quando non saranno in territorio “sufficientemente” restrittivo. Lo afferma la Fed al termine della due giorni, osservando che l’inflazione resta elevata.
“La Fed è un’agenzia indipendente e il presidente è convinto che abbia le migliori politiche monetarie per affrontare l’inflazione”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa a proposito delle decisioni della Federal Reserve di alzare i tassi d’interesse.
Wall Street accelera con la Fed, leggendo nel comunicato finale indicazioni su un possibile rallentamento della velocità dei rialzi dei tassi. Il Dow Jones sale dello 0,93% a 32.970,76 punti, il Nasdaq avanza dello 0,48% a 10.950,02 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,56% a 3.877,87 punti.
“Siamo fortemente determinati a riportare l’inflazione al 2% e abbiamo gli strumenti per farlo”. Lo afferma il presidente della Fed Jerome Powell, sottolineando che la stabilità dei prezzi è il fondamento dell’economia.”Abbiamo bisogno di vedere l’inflazione calare in modo significativo” Powell sottolinea che un rallentamento della velocità dei rialzi si sta avvicinando, “potrebbe essere alla prossima riunione o a quella dopo” L’economia americana ha rallentato significativamente dallo scorso anno e gli indicatori puntano a una crescita modesta nel quarto trimestre.
Tonfo per Wall Street con le parole di Jerome Powell, che ha definito “molto prematuro” pensare a una pausa nei rialzi dei tassi di interesse, paventando anche un livello finale del costo del denaro più alto delle attese. Il Dow Jones perde l’1,55% a 32.146,77 punti, il Nasdaq cede il 3,36% a 10.524,80 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,51% a 3.759,48 punti.