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Migranti: Parigi apre all’Italia. Oslo dice no (anche se la nave batte bandiera norvegese). Europa a due facce

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ROMA – La Francia risponde all’Italia: pronti a dare una mano nell’accoglienza dei migranti. La Norvegia volta le spalle. Domanda: perchè si deve avere un’Europa altruista, con l’Italia al centro, e un’Europa egoista, con i Paesi Nordici che guardano solo al proprio tornaconto? E se una nave batte bandiera norvegese ne risponde il suo governo, anche se fa spallucce.

Ma andiamo per ordine: il governo di Parigi si dice pronto ad accogliere una parte dei 234 migranti che si trovano attualmente a bordo della nave umanitaria “Ocean Viking”, in attesa di un porto sicuro in Italia. Mentre la Norvegia, come detto, sottolinea di non avere “nessuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi private o di ong, battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo”. Lo ha precisato l’ambasciatore norvegese a Roma, Johan Vibe, in una mail inviata alla Reuters in risposta all’appello dell’Italia a Oslo e alla Germania di farsi carico dei migranti bloccati nel Mediterraneo.

“Abbiamo detto all’Italia, e lo diciamo insieme alla Germania, che se quella nave umanitaria (Ocean Viking) verrà accolta in Italia, anche noi accoglieremo una parte dei migranti, delle donne e dei bambini, affinché l’Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti”, ha detto il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, intervistato questa mattina da RMC-BFMTV.

“Ho incontrato il nuovo ministro dell’Interno italiano. Non dubitiamo che l’Italia rispetterà il diritto internazionale”, ha aggiunto Darmanin, incalzato dalla stampa francese sulla situazione delle navi bloccate nel Mediterraneo. “Ma diciamo anche all’Italia che il problema della sua geografia, di essere dunque il Paese più vicino a questa nave, non significa che debba essere lasciata sola”.

Il ministro di Parigi ha anche sottolineato che l’Italia fa una “grande parte di umanità”. “Non dubitiamo un solo istante che l’Italia, membro dell’Unione europea, che ha firmato tutte le convenzioni internazionali”, rispetti il diritto internazionale, accogliendo in uno dei suoi porti la Ocean Viking. Perché “il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l’Italia”.



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