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Migranti, crisi Italia – Francia: la Ue tenta di mediare fra Meloni e Macron. Berlino e Lussemburgo aprono a ricollocamenti

Giorgia Meloni, ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

BRUXELLES – L’Ue pensa di convocare una riunione ad hoc sui migranti dopo lo scontro tra Italia e Francia. Lo si apprende a Bruxelles da fonti che seguono il dossier. L’incontro per fare il punto sulla nuova crisi e portare avanti un’iniziativa europea potrebbe essere anche solo a livello tecnico, ma non si esclude che al tavolo ci siano i ministri dell’Interno.

Secondo le stesse fonti, la riunione si dovrebbe tenere prima del Consiglio Affari Interni previsto nella prima settimana di dicembre. Intanto i vari paesi europei spiegano le loro posizioni dopo che la Francia ha chiesto di sospendere i ricollocamenti nei diversi stati.

Berlino, rispetteremo gli impegni finché lo fa Roma – “Continueremo ad attenerci al Meccanismo di Solidarietà nei confronti del Paesi che permettono l’approdo di migranti salvati in mare. Questo vale espressamente anche per l’Italia, che ha permesso lo sbarco di tre navi. Andremo avanti nel nostro sostegno fino a quando l’Italia terrà fede alla sua responsabilità per l’accoglienza dei migranti salvati dal mare”. Lo ha detto un portavoce del ministero dell’Interno tedesco all’ANSA rispondendo a una domanda su se Berlino intenda seguire l’appello di Parigi a non rispettare gli impegni europei sulla solidarietà.

Il Lussemburgo, non sospendiamo i ricollocamenti – “Non intendiamo sospendere la nostra partecipazione” al Meccanismo di Solidarietà per la redistribuzione dei migranti e “continueremo a mostrare solidarietà. Inoltre, speriamo che Francia e Italia riusciranno a risolvere molto presto la controversia in modo tale che come europei possiamo continuare a cercare una risposta europea”. Lo ha detto all’ANSA Dejvid Adrovic, portavoce del ministero degli Esteri lussemburghese responsabile per l’immigrazione, rispondendo ad una domanda sulla possibilità che il Lussemburgo segua l’appello di Parigi a non rispettare gli impegni europei sulla solidarietà.

La Francia da ieri, 11 novembre, alle 20 ha stabilito controlli rafforzati alla frontiera franco-italiana, che riguardano “oltre una decina” di punti di passaggio, compresi quelli di montagna, scrive l’Afp citando la polizia. Si tratta di “controllare le stazioni, gli assi secondari soprattutto di Mentone, ma anche Sospel o Breil-sur-Roya, assi autostradali, in particolare l’A8, le uscite e i pedaggi sulle autostrade”. Come annunciato ieri da Darmanin circa 500 poliziotti sono mobilitati per controlli rafforzati alla frontiera fra i due Paesi, effettivi “24 ore su 24”, garantisce la polizia.

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