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Migranti: lo Stato spende per accoglienza, sicurezza e interventi sociali 3 miliardi l’anno

Lampe

Sono note le polemiche sui costi e sui riflessi nella vita sociale ed economica del nostro Paese per gli ingressi elevati di migranti, soprattutto clandestini. E molte volte ci si è chiesti quanto lo Stato spenda ogni anno per questo settore. La risposta viene da una fonte non contestabile e obiettiva, il Rendiconto Economico dello Stato del 2021, pubblicato dalla Ragioneria Generale, esaminato dal sito Termometro Politico.it, specializzato in questo genere d’indagini.

Occorre sapere che esiste proprio una voce specifica del rendiconto che riporta non tutte, ma una gran parte delle spese statali per l’accoglienza e il mantenimento dei migranti. Si tratta della missione 27, titolata “Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti”, per la quale, nel 2021, sono stati versati 2 miliardi e 145 milioni di euro.

Ma non è la sola posta che contiene le spese per l’immigrazione. Oltre a questa evidentemente occorre considerare anche quella dedicata alla sicurezza, ad esempio. L’ammontare di quest’ultima lo scopriamo esaminando il Piano della Performance del Ministero dell’Interno, in cui sono dettagliate le spese di competenza del Viminale in ogni ambito. Da qui risulta che si spendono altri 990,4 milioni anche per il contrasto all’immigrazione clandestina, la sicurezza delle frontiere e delle stazioni ferroviarie. Si tratta di denaro che nel Rendiconto generale non ricadono nella missione 27, citata, ma nella 7, quella titolata “Ordine pubblico e sicurezza”. E che quindi vanno sommate fra loro, superando la bella cifra di 3 miliardi.

Senza contare tutte quelle spese che non sono formalmente collegate all’immigrazione, ma che dalla presenza di stranieri appena giunti in Italia sono indirettamente determinate, in ambito sanitario, per esempio, che difficilmente possono essere determinate.

Occorre ricordare che aiuti finanziari al governo italiano giungono attraverso i fondi europei. La somma totale per i 27 Paesi del Fondo Asilo, migrazione e integrazione per il periodo dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2027, cioè per la durata del quadro finanziario pluriennale, ammonta a 9.882 milioni di euro. Ogni Stato membro- Italia compresa – riceve dal Fondo un importo fisso pari a 8 milioni, a eccezione di Cipro, di Malta e della Grecia, che ricevono ciascuno 28 milioni. Le rimanenti risorse sono così suddivise: il 35 % per l’asilo; il 30 % per la migrazione legale e l’integrazione; il 35 % per la lotta alla migrazione irregolare, compresi i rimpatri.

Dunque un aiuto importante, ma non decisivo, e, rispetto all’Italia, come si nota, si privilegiano Cipro, Malta e Grecia. Un altro esempio di poca attenzione dell’Europa al nostro Paese, che pure si accolla una gran parte degli sbarchi, senza che la redistribuzione dei migranti, approvata dalle istituzioni europee, sia stata mai realizzata completamente, almeno finora.

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