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Bankitalia: debito record a ottobre (2.770 miliardi) e incassi del fisco al top (+11,5%)

La Banca d’Italia

ROMA – Nel mese di ottobre, il debito delle Amministrazioni pubbliche si è portato a 2.770,8 miliardi aumentando di 27,7 miliardi rispetto al mese precedente. L’incremento è dovuto principalmente alla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (14,6 miliardi, a 62,6); vi hanno inoltre contribuito il fabbisogno (9,9 miliardi) e l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (3,2 miliardi).

Lo rende noto Bankitalia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” in cui sottolinea che con riferimento alla ripartizione per sottosettori, la variazione del debito nel mese di ottobre riflette quello delle Amministrazioni centrali. La pubblicazione riguarda il periodo nel quale era ancora in carica il governo Draghi.

Il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti pressoché’ invariati. Alla fine di ottobre la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 26,1 per cento (invariata rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è lievemente diminuita, a 7,7 anni. Sempre a ottobre, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 36,4 miliardi, in aumento del 2,7% (0,9 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2021.

Nei primi dieci mesi dell’anno, le entrate tributarie sono state pari a 400,4 miliardi, in aumento dell’11,5% (41,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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