Prestiti: la BCE spinge in alto il costo dei mutui, che sale, in Italia, al 6%. Allarme della Fabi
ROMA – La decisione di un nuovo rialzo dei tassi assunta dalla Bce di Lagarde, duramente contestata dal governo italiano, avrà conseguenze negative sulle famiglie italiane. Lo afferma fabi, la Federazione sindacale dei bancari italiani.
Il nuovo rialzo dei tassi deciso dalla Bce spinge la traiettoria del costo dei prestiti verso il 6%. L’analisi
è della Fabi, secondo cui se i tassi medi si sono attestati, nel mese di ottobre, attorno a quota 3,2%, quando il costo del denaro era al 2%, sul mercato alcuni intermediari propongono, già oggi, mutui
con interessi superiori al 5%. Con il costo del denaro aumentato di mezzo punto percentuale al 2,5%, l’orizzonte del 6% appare sempre piu’ vicino.
“La decisione della Banca centrale europea farà alzare i tassi di interesse sui mutui alle famiglie, ad eccezione di quelli a tasso fisso, già contratti con le banche. Le famiglie italiane, comunque, non devono rinunciare al sogno della vita, l’acquisto della casa, perché quando i tassi d’interesse caleranno e diventeranno più favorevoli, sarà possibile estinguere il vecchio mutuo con uno nuovo piu’ vantaggioso. Per i giovani che vogliono acquistare casa è indispensabile che il governo rafforzi economicamente il Fondo statale di garanzia”, commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.