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Carbone: prezzo schizza a 450 dollari/tonnellata, spinto dalla crisi del gas

ROMA – La crisi del gas ‘spinge’ il carbone, il cui prezzo è aumentato di oltre il 150% da inizio 2022, a fronte di un’offerta globale limitata e di una domanda forte. I future sul carbone di Newcastle, punto di riferimento per la regione asiatica con i maggiori consumi, si sono consolidati intorno ai 400 dollari per tonnellata.
La guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia hanno gettato nel caos il mercato globale
dell’energia, con l’aumento dei prezzi del gas naturale che ha costretto molti Paesi a ricorrere al carbone per la produzione di energia.

Secondo il rapporto annuale dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), il consumo globale di carbone dovrebbe aumentare dell’1,2% nel 2022 rispetto all’anno precedente, superando per la prima volta gli 8 miliardi di tonnellate in un solo anno e il record assoluto del 2013. Con una domanda che dovrebbe restare su livelli simili anche nei prossimi anni e gli investitori ancora preoccupati per le interruzioni dell’offerta, nel 2023 i prezzi rimarranno probabilmente elevati. A settembre, il carbone ha raggiunto il massimo storico di circa 450 dollari per tonnellata.

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