Uffizi sul podio per Capodanno. Ma scatta la protesta per la carenza di personale
FIRENZE – Uffizi sul podio, per Capodanno 2023, subito dietro Colosseo e Pompei. Dai dati diffusi dal Ministero della Cultura, a Capodanno il Colosseo (solo anfiteatro Flavio) registra 9.959 presenze; il Parco archeologico di Pompei 7.801; e gli Uffizi poco di meno, 7.624. Seguono, sempre per le Gallerie degliUffizi, il Giardino di Boboli, 7.584; Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli 7.011; Foro Romano e Palatino 6.409; Museo nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo 5.958; Palazzo Reale di Napoli 5.788; Galleria dell’Accademia di Firenze 5.556.
Ma il successo di visitatori è stemperato, per il direttore Eike Schmidt, dalla protesta dei dipendenti. Un presidio è stato fatto davanti alla Galleria degli Uffizi di Firenze per denunciare la carenza di personale e richiedere assunzioni: è l’iniziativa a cui oggi hanno dato vita Fp-Cgil, Cisl-Fp e UilPa, secondo cui dal 2010 il numero del personale impiegato nel complesso museale “ha subito una drastica e importante riduzione”, fino a far lamentare “la difficoltà di garantire oggi le aperture straordinarie, che solitamente coincidono con giorni di festività e di maggior afflusso di visitatori”.
Per tamponare le carenze di organico, osservano i sindacati, “sono stati inseriti nei musei dipendenti di aziende private e pubbliche (in house) che spesso operano con contratti a chiamata, o contratti a tempo determinato, con tutte le difficoltà che comporta l’avvicendamento di personale privo di formazione specifica dell’organizzazione del lavoro”.
Fp-Cgil, Cisl-Fp e UilPa chiedono dunque “un numero adeguato di assunzioni di nuovo personale e la stabilizzazione dei lavoratori precari ‘a chiamata’ che già lavorano nei nostri musei”, con “lo scorrimento della graduatoria del concorso Addetti alla fruizione, accoglienza e vigilanza”. Per i sindacati “la cultura ed in particolare gliUffiziproducono importanti introiti e pertanto è necessario investire in maniera adeguata tali risorse perchè possano essere opportunità di sviluppo occupazionale per il territorio”.