Skip to main content

Camera Usa: slitta ancora la nomina dello speaker repubblicano. Gli States sono senza organo legislativo

The US Capitol(Photo by SAUL LOEB / AFP)

New York – Con la Camera dei Rappresentanti del Congresso americano in stallo sull’elezione del nuovo speaker, gli Stati Uniti stanno vivendo da 36 ore una situazione surreale: il Congresso uscente non esiste più e quello nuovo non può ‘insediarsi’. Dopo sei votazioni in due giorni, la nuova maggioranza repubblicana non è riuscita a eleggere il presidente della Camera bassa del Congresso, terza carica dello Stato.

Kevin McCarthy, 57 anni, eletto in California, nella passata legislatura leader di minoranza, aveva bisogno di raggiungere quota 218, ma ha perso 19 voti nelle prime due votazioni, e 20 nelle ultime altre quattro. Alla confusione del momento si aggiunge anche un dramma politico e istituzionale: in pratica, il Paese più potente al mondo è privo del suo organo legislativo. Senza la figura dello speaker, gli eletti – compresi quelli in carica da decenni – non possono giurare e non possono essere adottati i nuovi regolamenti,
senza i quali il processo legislativo non può partire. Non possono, inoltre, essere approvate leggi e adottate risoluzioni.

I media americani parlano di “situazione surreale” e di “entità inutile”: in caso di emergenza, non c’è la
Camera pronta a legiferare.

Si attende l’esito della settima votazione, prevista per oggi 5 gennaio, dopo ulteriori trattative.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741