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Funerali di Benedetto XVI. La folla invoca: “Santo subito”

. ANSA/ETTORE FERRARI

VATICANO – Un lungo applauso ha accompagnato la fine della messa esequiale del Papa emerito Benedetto XVI. Da piazza San Pietro si sono levati cori di fedeli: “Santo Subito”. Come era avvenuto alla morte di Papa Giovanni Paolo II.

Papa Francesco ha appoggiato una mano sul feretro del suo predecessore e in piedi ha sostato qualche minuto in preghiera. Poi la bara è stata portata dai 12 sediari all’interno della Basilica per poi procedere alla tumulazione nelle Grotte vaticane.

La bara di semplice cipresso che ospita le spoglie mortali di Joseph Ratzinger, terminate le solenni esequie in piazza San Pietro presiedute da Papa Francesco, stanno facendo il loro ultimo percorso verso le
Grotte Vaticane, in quella che fu, in un primo momento, la tomba di San Giovanni Paolo II, così come esplicitamente richiesto dallo stesso Papa Emerito.

Il rito dell’inumazione, così come la messa funebre, ricalcano quasi completamente le modalità utilizzate per i papi regnanti con all’interno della bara l’apposizione delle medaglie e delle monete coniate durante il pontificato di Benedetto XVI, dei Palii che ricordano le diverse potestà vescovili e poi il cosiddetto “Rogito”, una breve descrizione della vita e del pontificato di Benedetto. Un documento che sarà posto in un cilindro di metallo.

La bara di cipresso, una volta chiusa, sarà sigillata con una fettuccia sulla quale verranno apposti dei sigilli della Camera apostolica e della Casa pontificia e delle celebrazioni. Poi la bara sarà posta all’interno di un’altra zinco e questa, infine, in un’ultima bara di legno. A questo punto sarà posta all’interno della tomba che sarà sigillata.

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