Kiev, Urso: “Trieste e Venezia diventino i porti dell’Ucraina”. A marzo Conferenza a Roma per la ricostruzione
KIEV – “Vorremmo che i porti di Trieste e Venezia in qualche modo diventino anche porti dell’Ucraina e che il quadrante Europa con la piattaforma logistica di Verona, la più grande del continente diventi la loro base logistica”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parla al Messaggero delle intenzioni italiane per contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina.
Il ministro ha fatto riferimento al recupero dei corridoi marittimi, in modo da garantire un appoggio all’Ucraina, ma non solo. L’intento prioritario è quello di creare le basi per una concreta cooperazione a livello industriale e commerciale tra i due paesi. L’Italia considera quello dell’acciaio un settore fondamentale e, infatti, lo stesso Urso ha dichiarato che il nostro paese sarà maggiormente presente “nei settori dell’alta tecnologia, dell’aerospazio, della siderurgia e della metallurgia”; campi, questi ultimi, in cui gli ucraini sono già importanti produttori, come testimoniava l’Azovstal di Mariupol.
Le ricadute pratiche degli accordi di ieri si vedranno i primi di marzo. In quei giorni, infatti, a Roma si terrà una conferenza volta a discutere del futuro dell’Ucraina e della sua ricostruzione, in continuità con quella di Parigi.
“Il ministro delle Infrastrutture, Kubrakov, ci ha illustrato le linee direttive del loro progetto per la ricostruzione, a cui parteciperanno le imprese italiane. E abbiamo garantito il sostegno dell’Italia a Kyiv in ogni consesso anche multilaterale”, ha riportato Urso. Prima ancora del meeting di Roma, però, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si dovrebbe recare nella capitale ucraina: è quanto confermato da Urso.
Il mese prossimo il governo ucraino presenterà alla comunità internazionale un piano che evidenzierà le priorità sull’intervento delle imprese.