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Arresto di Matteo Messina Denaro, Meloni: “Giornata storica”. Il boss preso mentre si sottoponeva a chemioterapia

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L’arresto di Matteo Messina Denaro nella clinica dove si sottponeva a chemioterapia (Foto ANSA)

PALERMO – “E’ una giornata storica, un giorno di festa per le persone per bene, per le famiglie delle vittime della mafia, perché il sacrificio di tanti eroi non era vano”. Così la premier, Giorgia Meloni, ai cronisti a Palazzo di giustizia dopo l’incontro col procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia, sull’arresto del latitante mafioso Matteo Messina Denaro.

L’arresto di Matteo Messina Denaro, 61 anni, latitante da 30, è avvenuto davanti ad altri pazienti della clinica dove il boss, accolto sotto falso nome, era andato a farsi curare. I carabinieri del Gis erano già alla clinica Maddalena dove, da un anno, Messina Denaro si sottoponeva alla chemioterapia. Il boss, che aveva in programma dopo l’accettazione fatta con un documento falso, prelievi, la visita e la cura, era all’ingresso. La clinica intanto è stata circondata dai militari col volto coperto davanti a decine di pazienti. Un carabiniere si è avvicinato al padrino e gli ha chiesto come si chiamasse. “Mi chiamo Matteo Messina Denaro”, ha risposto.

Il boss un anno fa era stato operato alla clinica Maddalena e da allora stava facendo delle terapie in day hospital nella clinica privata, una delle più note di Palermo. Nel documento falso esibito ai sanitari c’era scritto il nome di Andrea Bonafede.

“In ordine all’arresto di Matteo Messina Denaro, eseguito oggi in area limitrofa all’ospedale La Maddalena, si precisa che lo stesso era in terapia oncologica, sotto falso nome, presso la Casa di cura”. Lo afferma una nota della clinica privata di Palermo. “Sono state date immediate disposizioni all’amministrazione, alla direzione sanitaria, ai medici del reparto e al personale parasanitario di fornire alle forze dell’ordine, che si ringraziano, tutta la documentazione clinica del paziente e puntuali risposte alle informazioni richieste.- prosegue la nota – Si informa inoltre che nessun dipendente o collaboratore è autorizzato a rilasciare interviste e fornire alla stampa notizie coperta da segreto istruttorio “.

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