Kenya: barca ribaltata, italiani tutti in salvo. Il racconto di un turista di Grosseto
WATAMU – Sono tutti in salvo gli italiani in vacanza a Watamu, che si temevano coinvolti nel naufragio di un’imbarcazione per escursioni avvenuto questa mattina.
“Ci siamo salvati perché eravamo sul tetto della barca e grazie allo staff di un’altra imbarcazione che ci ha recuperato subito e ci ha portato a riva”: a dichiararlo all’ANSA è stato Matteo Balbi, ventitreenne turista di Grosseto che si trovava a bordo dell’imbarcazione che si è ribaltata a Watamu, in Kenya. Insieme a lui, tre concittadini che hanno ricevuto cure nel resort Garoda. “Siamo stati fortunati, altri che erano sotto sono rimasti incastrati e non sono stati recuperati subito”, ha detto ancora il giovane.
Un medico italiano, il milanese Franco Ghezzi, che si trovava sulla spiaggia dove sono stati prestati i primi soccorsi, ha raccontato all’ANSA di aver “visto in lontananza quattro o cinque barche e poco dopo c’è stato un gran trambusto. Una delle imbarcazioni si era rovesciata e le altre cercavano di far salire a bordo gli occupanti che erano finiti in mare”. Nel giro di pochi minuti è arrivata sul posto anche il natante delle guardie del parco marino. “Per primo hanno sbarcato a riva un uomo keniano con una bimba che era già in condizioni disperate, in piena ipotermia – ha riferito ancora Ghezzi – poi una donna, sempre africana, in fin di vita. Infine è arrivato un uomo italiano che faceva fatica a deambulare. L’ho fatto vomitare ed ha espulso molta acqua dai polmoni. Una volta ripresosi, lo abbiamo convinto a recarsi in ospedale per ricevere cure adeguate”. L’italiano ora, secondo quanto si è appreso dalla struttura ospedaliera di Malindi, è fuori pericolo.