Concorsi, Pnrr: 10.000 assunzioni previste dalla legge di bilancio 2023. I bandi sui siti degli Enti
ROMA – Nel 2023 sono in cantiere circa 10mila assunzioni in deroga previste dalla legge di Bilancio e dalle possibilità di lavoro a termine legate ai progetti del PNRR.
Per i concorsi ci sono alcune novità: non vigerà più l’obbligo di pubblicare i bandi in Gazzetta Ufficiale. Per la loro validità, infatti, può bastare la pubblicazione online sul portale nazionale del reclutamento inPA e sul sito dell’amministrazione interessata.
Il primo ad avvalersi dal decreto legge PNRR 2 è stato il ministero della Giustizia, il cui bando, pubblicato il 13 gennaio e aperto fino al 13 febbraio, è stato pubblicato soltanto in digitale, sul portale inPA, senza passare per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. In palio ci sono 791 posti per funzionari da assumere a tempo indeterminato: 360 funzionari della professionalità pedagogica e 413 della professionalità di servizio sociale da assegnare al Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità; 18 conservatori destinati all’Ufficio centrale degli archivi notarili.
Ci sono poi altri 1.992 posti che saranno messi a breve a bando nelle amministrazioni centrali: 1.043 funzionari destinati al ministero dell’Interno, 55 funzionari per la presidenza del Consiglio, 338 assistenti per il ministero delle Imprese e del made in Italy, 298 funzionari per il dicastero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, 40 funzionari per la Corte costituzionale e 228 profili per gli Esteri (208 funzionari e 10 dirigenti di seconda fascia).
La legge di bilancio ha previsto in tutto circa 10mila nuovi ingressi (compresi i circa 800 della Giustizia): ben 3.900 tra il 2023 e il 2024 riguarderanno l’Agenzia delle Entrate; altri 3.150 saranno al ministero degli Affari esteri, alla ricerca di impiegati a contratto da inserire presso le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari, gli istituti italiani di cultura e le delegazioni diplomatiche speciali; sempre alla Farnesina sono destinate anche 100 unità per il 2023 e 420 per il 2024 da inquadrare come assistenti; 300 all’Agricoltura, per le attività di contrasto alle pratiche commerciali sleali nell’ambito della filiera agroalimentare e di controllo a tutela della qualità dei prodotti; 1.000 per la polizia penitenziaria, al ritmo di 250 l’anno; 369 alla Corte dei conti entro il 2024; 150 per la Ragioneria dello Stato.