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Natale 2025
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Toscana, è nata multiutility: per gestire acqua ed energia. Fra i soci i comuni di Firenze, Prato, Pistoia, Empoli

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FIRENZE – E’ nata la prima multiutility toscana dei servizi pubblici locali: attiva – come recita un comunicato – nei settori di ambiente, ciclo idrico integrato ed energia. .La nuova struttura societaria è costituita dai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,1%), Pistoia (5,54%) Empoli (3,4%) e altri comuni toscani (35,9%). Nel primo nucleo di aggregazione, la nuova società deterrà circa il 40% delle quote di Estra, il 58% di Publiacqua, il 19% di Acque Spa ed il 31% di Toscana Energia.

Alcuni sindaci dei comuni soci, Nicola Ciolini, Alberto Irace, Marco Baldassarri e Nicola Perini e i rappresentanti delle quattro societa’ coinvolte, hanno sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione della nuova Azienda dei servizi pubblici.

La multiutility toscana mira a consolidare un settore industriale strategico, colmando un forte ritardo rispetto ai processi di fusione già da tempo realizzati dalle regioni del nord e del centro Italia, mantenendo su questo territorio tutte le leve strategiche e decisionali sui processi industriali e le relative ricadute di natura economica e sociale. La nuova struttura societaria e’ costituita dai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,1%), Pistoia (5,54%) Empoli (3,4%) ed altri comuni toscani (35,9%). Nel primo nucleo di aggregazione, la nuova societa’ deterra’ circa il 40% delle quote di Estra, il 58% di Publiacqua, il 19% di Acque Spa ed il 31% di Toscana Energia. Viene costituito un player integrato nei settori ambiente, energia e ciclo idrico, da circa 700 milioni di euro di ricavi, con un Ebidta di 170 milioni di euro, investimenti per 170 milioni di euro anno.

Come previsto dal cronoprogramma, entro i prossimi mesi e’ previsto un primo aumento di capitale per 1,2 billion per permettere l’ingresso di altri azionisti pubblici, con un bacino potenziale di 3 miliardi di fatturato a livello regionale ed oltre 4 miliardi considerando le regioni limitrofe, con l’apertura al mercato azionario nel 2024.

La nascita della Multiutility e la successiva quotazione – si legge in una nota – generera’ un impatto positivo per la societa’, gli azionisti, gli utenti e i territori. Garantira’ efficienze e sinergie industriali, efficientamento dei servizi, contenimento dei costi, aumento della capacita’ d’investimento e della entita’ dei dividendi per i comuni soci, con il conseguente incremento di occupazione diretta ed indiretta e il consolidamento delle filiere industriali locali. Gia’ convocata per il prossimo 10 febbraio l’assemblea dei soci per integrare il numero dei componenti del consiglio di amministrazione e dare cosi’ maggiore rappresentanza alle realta’ presenti all’interno della Multiutility. La composizione del CdA rimane invariata ed in carica fino alla regolare scadenza (approvazione del bilancio 2022). E’ gia’ stato avviato il percorso per la scelta del nuovo nome della società, che prevede una fase di coinvolgimento di soci e stakeholder e si concludera’ entro il primo semestre di quest’anno con la definizione di tutte le complesse e articolate attivita’ di rebranding. “Con questa scelta la Toscana si colloca sul versante della crescita e dello sviluppo, superando localismi e personalismi – ha commentato Nicola Ciolini, presidente di Alia -. Si intenda, è solo il primo passo, sarà necessario continuare a coinvolgere le altre fondamentali realtà territoriali e produttive della nostra regione verso la quotazione in borsa prevista per il 2024.”

“Con la firma di oggi si apre una porta sul futuro dei servizi in Toscana – ha dichiarato Nicola Perini, amministratore unico di Consiag-. La Multiutility nasce dalla storia e dai valori industriali di queste tre provincie, e l’aggregazione è l’atteso sviluppo di queste straordinarie esperienze. La Multiutility potra’ garantire ad un tessuto produttivo ed industriale come quello del nostro territorio, che deve ambire ad essere sempre in forte crescita, adeguate infrastrutture e servizi, in grado di sostenere sia le richieste della collettivita’ che le esigenze del sistema industriale della nostra regione. E’ un salto in avanti che va oltre le ideologie, e che ha visto la politica capace di trovare gli elementi comuni necessari a costruire uno strumento industriale a servizio dell’intera collettivita’ toscana”.

“A conclusione di un processo molto impegnativo e partecipato, prende vita una nuova azienda – ha commentato Marco Baldassarri, presidente di Publiservizi – che consentira’ ai Comuni toscani di conservare in condizione di maggiore efficienza ed economicita’ la gestione di servizi pubblici essenziali per le nostre comunita’”



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