Giorgia Meloni: “L’ideologia gender andrà a scapito delle donne”
Intervistata da “Grazia”, in edicola giovedì 2 marzo 2023, Giorgia Meloni ha dichiarato che l’ideologia gender andrà a scapito delle donne. Ossia che non farà bene alle donne il fatto che un maschio si dichiari femmina. E Cristina Gramolini, presidente di Arcilesbica, si è dichiarata sostanzialmente d’accordo.
Ma vediamo stralci dell’intervista alla presidente del consiglio che “Grazia” ha anticipato. Giorgia Meloni: “Oggi si rivendica il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo al di là di qualsiasi percorso, chirurgico, farmacologico e anche amministrativo. Maschile e femminile sono radicati nei corpi ed è un dato incontrovertibile. Tutto questo andrà a discapito delle donne? Credo proprio di sì: oggi per essere donna, si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, l’essenza, la differenza. Le donne sono le prime vittime dell’ideologia gender. La pensano così anche molte femministe”.
Riguardo all’interruzione di gravidanza, Meloni dichiara: “A una donna che sta per abortire direi di provare a darsi una possibilità, che non è sola, che lo Stato le darà gli strumenti necessari per non negare a se stessa la gioia di crescere suo figlio, di metterlo al mondo nelle migliori condizioni possibili”, ha affermato la premier che ha parlato anche dell’utero in affitto. Precisando: “È la legge italiana a dire che questa pratica non è lecita, non io – ha sottolineato -. Non credo che commercializzare il corpo femminile e trasformare la maternità in un business possano essere considerate delle conquiste di civiltà. L’utero in affitto è la schiavitù del terzo millennio e non mi rassegnerò mai all’idea che possa essere l’esito di secoli di lotte per i diritti delle donne”.
“Grazia” ha anche chiesto a a Cristina Gramolini, presidente di Arcilesbica, di commentare le parole di Giorgia Meloni. Queste le risposte: “Sono d’accordo con la Meloni sul fatto che dare la possibilità ad un uomo di dichiararsi donna, al di là di qualsiasi percorso chirurgico, farmacologico e amministrativo, danneggi le donne. Concordo con il fatto che non si può saltare il corpo sessuato, cioè non si è donna essendo di sesso maschile per la sola autodichiarazione, questo nuocerebbe alla realtà e alle donne , ad esempio negli sport femminili o nelle politiche di pari opportunità”.
“Penso anche che l’ideologia gender è giusta – ha sottolineato Gramolini – giusta quando dice che si è uomini e donne nel tempo in modi diversi, che non è naturale la maschilità e la femminilità, mentre è naturale il corpo femminile e maschile. I ruoli sessuali sono storici, i corpi sono naturali”.