Firenze, Teatro Verdi: sul podio dell’Orchestra della Toscana (ORT) arriva Michele Spotti
FIRENZE – Programma d’ambientazione britannica per l’atteso debutto di Michele Spotti sul podio dell’Orchestra della Toscana (ORT) mercoledì 8 marzo alle 21 al Teatro Verdi di Firenze: è una delle giovani bacchette più interessanti e ormai ricercate del panorama musicale italiano e internazionale; già salito sul podio della Scala nel 2021, oggi è direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Marsiglia e dell’Orchestra Filarmonica di Benevento. Verdi come baricentro della sua vita musicale, in equilibrio tra Rossini e il Novecento; proprio su Rossini si è fatto le ossa, come assistente del rossiniano doc Alberto Zedda che nel 2016 lo ha voluto accanto a sé nell’Ermione all’Opéra de Lyon. Tuttavia nessuna pagina d’opera in questa produzione con l’ORT, nonostante canti un tenore, l’irlandese Robin Tritshler, selezionato come artista “new generation” della BBC nel 2012. Insieme a lui avrebbe dovuto esserci Martin Owen, ma ha dato forfait per problemi di salute; a tempo di record, hanno trovato un ottimo sostituto: il bravissimo Andrea Cesari, attuale primo corno solista dell’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, con alle spalle quasi un ventennio di carriera d’alto livello. Entrambi sono impegnati sul palco dell’ORT nella Serenata op.31 di Benjamin Britten, composta nella primavera del 1943, durante la convalescenza in ospedale per una forte forma di morbillo. Insolita nella combinazione sonora di corno, canto e orchestra d’archi, la Serenata lo è anche nella forma: un ciclo di sei poesie di autori inglesi, fra loro lontani per epoca e stile, accomunate da un medesimo tema: la notte, su cui si inanellano i versi immortali di Ben Jonson, Blake, Keats, Tennyson insieme a quelli di un anonimo del Quattrocento. Di Britten, poi, vengono proposte Lachrymae – Riflessioni su una canzone di John Dowland, solista Stefano Zanobini, prima viola dell’ORT. Anche in questo caso un lavoro improntato a intimismo e mestizia che rende omaggio a uno dei maggiori compositori d’epoca elisabettiana, John Dowland, autore che si autodefiniva “semper dolens”. Negli altri due pezzi diretti da Spotti appare invece la Gran Bretagna osservata con gli occhi di musicisti del continente. In apertura Le Ebridi di Felix Mendelssohn descrivono in note lo stupore del compositore nel luogo fiabesco della Grotta di Fingal. In chiusura una delle dodici sinfonie cosidette Londinesi di Franz Joseph Haydn, La pendola, scritta al colmo della fama in una città che lo accolse a braccia aperte, riservandogli onori da divinità scesa in terra, onori che Haydn ricambiò con l’arguta perfezione delle sue sinfonie (nn. 93 – 104). Nulla che abbia a che fare con le donne, ma è indubbiamente un bel modo di passare la serata dell’8 marzo lontano dal becerume degli striptease maschili.
Mercoledì 8 marzo 2023 ore 21 Firenze, Teatro Verdi (via Ghibellina 99)
Giovedì 09 marzo 2023 h 21:00 Figline, Teatro Comunale Garibaldi
Stagione Concertistica 2022/23
Michele Spotti direttore – Robin Tritschler – tenore – Andrea Cesari corno – Stefano Zanobini viola Orchestra della Toscana
Mendelssohn, Le Ebridi, ouverture op.26
Britten, Serenata per corno, tenore e archi op.31
Britten, Lachrymae. Riflessioni su una canzone di John Dowland, per viola e archi op.48a (1976)
Haydn, Sinfonia n.101 ‘La pendola’
Firenze Biglietti €15,00 e €17,00 + €2,00 di prevendita. In vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi (tel.055 212320), nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone e online su www.ticketone.it
Figline Biglietti €8,00 e €12,00 in vendita alla Biglietteria del Teatro Garibaldi (tel.055 952433), presso i punti vendita Unicoop e online su www.teatrogaribaldi.org