Firenze: tribunale civile respinge richiesta risarcimento danni di Renzi a Rcs. Il giudice: “Questo non è un bancomat”
FIRENZE – C’è una chiosa, spiega “Il Tirreno” nell’edizione di oggi 6 marzo 2023, nella sentenza, riportata dal giornale, del tribunale civile di Firenze, giudice Susanna Zanda, con la quale è stata respinta la richiesta di risarcimento danni da 200.000 euro fatta dal senatore di Italia Viva, Matteo Renzi, contro il Corriere della Sera. Oltre a spiegare i motivi della decisione, il giudice scrive che la somma pretesa, “al di là dell’infondatezza della domanda, ha una palese e ingiustificata carica deterrente, specie ove collocata nell’alveo di iniziative volte ad usare il tribunale civile come una sorta di bancomat dal quale attingere somme per il proprio sostentamento, anche quando lo si coinvolge senza alcun fondamento”.
Il giudice, sempre secondo il giornale, avrebbe imposto a Matteo Renzi di pagare 16.000 euro di spese processuali a Rcs, al direttore Luciano Fontana e alla giornalista Fiorenza Sarzanini, autrice di un articolo del 4 dicembre 2019 dedicato al caso Open.
Secondo Renzi l’articolo era pieno di affermazioni false. Invece il giudice Zanda ha sottolineato la correttezza dei contenuti riportati rispetto all’inchiesta e alle fonti documentali. Il giudice scrive, in alcuni passaggi, che “l’articolo rispetta il canone della verità in quanto esprime esattamente il contenuto di una nota informativa dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia” e che la “dicitura ‘regalo fatto a Renzi’ non è diffamatoria perché nel titolo del paragrafo è scritto chiaramente ‘prestiti'” rispetto a versamenti di denaro nell’ambito delle attività di Open. Quindi, riporta sempre il quotidiano, per il giudice Zanda l’articolo è corretto e “Renzi non deve usare i tribunali come bancomat”.