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8 marzo, Mattarella: “Tra uomini e donne nessuna libertà, se non condivisa”

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La celebrazione al Quirinale

ROMa – Al Quirinale le celebrazioni per l’8 marzo, a cui hanno partecipano anche l’attivista iraniana Pegah Tashakkori e Frozan Nawabi, diplomatica e giurista afghana. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento, ha affermato:

“La strada per il raggiungimento di una parità effettiva – costituita con pienezza da diritti e da opportunità – è ancora lunga e presenta tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione e di rapidità. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società”, ha detto ancora Mattarella. “Non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini”.

“In questi decenni la Repubblica ha fatto enormi progressi. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, una donna alla presidenza della Consulta, per la prima volta una donna a capo della magistratura. Ma certe mentalità sono ancora presenti”, ha detto il presidente. “Occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità”.

“Va detto no alla sopraffazione, ai conflitti, all’odio, alla violenza. Occorre promuovere e lavorare per affermare il diritto internazionale, il multilateralismo, la collaborazione, il dialogo. Anche su questo fronte le donne sono preziose e determinate costruttrici di pace, di tolleranza, di amicizia, di equilibrio e di libertà. C’è un forte legame tra la libertà della donna e la speranza. Buon 8 marzo a tutte le donne, in Italia e nel mondo”.

Fra gli ospiti, in prima fila assieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni, tra cui i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e quella del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone.


MELONI – “Oggi provo emozione e tanta responsabilità”. Così Giorgia Meloni, ha risposto a chi le domandava cosa provasse a essere il primo premier donna a partecipare alle celebrazioni per l’8 marzo al Quirinale. “Visti i temi di cui si è parlato oggi, le parole che abbiamo sentito negli interventi di stamattina ci richiamano a essere intransigenti nei nostri ruoli”.

CASELLATI – “Quante giovani madri sono costrette da regimi liberticidi e oppressivi ad abbandonare la propria terra e a mettersi nelle mani di trafficanti senza scrupoli, pur di dare un futuro ai propri figli? Appena pochi giorni fa, tante di queste donne sono annegate al largo delle coste della Calabria. L’hanno chiamata la ‘strage dei genitori’, una tragedia immane che ferisce i nostri cuori e interroga e tormenta le nostre coscienze”.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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