Russia: giornalista americano arrestato per spionaggio. Rischia fino a 20 anni di carcere. Il Cremlino: “Colto in flagrante”
MOSCA – E’ stato arrestato in Russia, a Ekaterinburg, il giornalista americano, inviato del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, 32 anni, con l’accusa di spionaggio. Rischia fino a 20 anni di carcere. Era regolarmente accreditato al ministero degli esteri di Mosca. Peskov, portavoce del Cremlino, afferma che sarebbe stato “colto in flagrante”. Lo riferisce Interfax citando un comunicato dei servizi d’intelligence interni Fsb.
Ekaterinburg, fra l’altro, è città entrata nella storia perchè proprio lì, nella casa di un medico, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918, l’ultimo zar Nicola II, la moglie Alexandra e i loro cinque figli, che avevano tra i 10 e i 20 anni, vennero giustiziati dai bolscevichi
Torniamo all’arresto del giornalista. In un comunicato, l’Fsb afferma che il giornalista, “agendo su istruzione della parte americana, raccoglieva informazioni coperte dal segreto di Stato sull’attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo”.
Il giornalista americano è accusato di spionaggio sulla base dell’articolo 276 del Codice penale, che prevede condanne fino a 20 anni di reclusione. Lo hanno precisato i servizi d’intelligence interni russi (Fsb). Gershkovich, i cui genitori vivono negli Stati Uniti ma sono originari dell’ex Unione Sovietica, ha 32 anni e parla russo. Prima di essere assunto al Wall Street Journal aveva lavorato per l’agenzia Afp e per la testata russa in lingua inglese a Mosca.
Il Wall Street Journal si dice “profondamente preoccupato” per la detenzione del suo giornalista in Russia, Evan Gershkovich. Lo afferma il quotidiano americano in una dichiarazione pubblicata dall’agenzia russa Tass.
Quello di cui si occupava a Ekaterinburg il giornalista americano del Wall Street Journal c”non ha nulla a che fare con il giornalismo”. Lo afferma sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Purtroppo – aggiunge la portavoce – non è la prima volta che lo status di ‘corrispondente straniero’, il visto giornalistico e l’accreditamento vengono utilizzati da stranieri nel nostro Paese per coprire attività che non sono giornalismo. Questo non è il primo noto occidentale ad essere ‘pizzicato'”.
“Non si parla di sospetti, è stato colto in flagrante”: così, come detto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha commentato il fermo del giornalista americano, come riferisce Ria Novosti.
AGGIORNAMENTO DELLE 17,45
Evan Gershkovich è stato prelevato da agenti della sicurezza in borghese da un ristorante a Ekaterinburg e caricato su un minivan. Il volto di Gershkovich è stato coperto con un maglione mentre veniva portato alla vettura. Lo riporta il Washington Post ricostruendo le modalità del fermo sulla base delle informazioni raccolte dai media locali. Gershkovich sarebbe poi stato trasportato a Mosca. La Corte di Lefortovo, a Mosca ha tramutato in arresto lo stato di fermo del giornalista americano, durerà almeno due mesi, fino al 29 maggio.