Morte blogger russo: fermata Darya Trepova. L’accusa di Mosca: “Attentato voluto da Kiev”. Incolpato anche Navalny
SAN PIETROBURGO (RUSSIA) – E’ stata fermata dai servizi di sicurezza russi, Darya Trepova, 26 anni, la donna accusata di aver provocato, attraverso una statuetta imbottita di tritolo, l’esplosione in un bar di San Pietroburgo, che ha perovocato la morte del giornalista Maksim Fomin, alias Vladlen Tatarsky e il ferimento di 39 persone, diu cui 10 in modo grave. Lo riferiscono i media russi.
“Agenti del Comitato investigativo, in collaborazione con i servizi operativi, hanno fermato Darya Trepova, sospettata di essere coinvolta nell’esplosione al caffè di San Pietroburgo”, fa sapere sul suo canale Telegram il Comitato investigativo, citato dall’agenzia Ria Novosti.
L’attentato di ieri in un caffè di San Pietroburgo “è stato pianificato dai servizi segreti ucraini”. Lo ha detto il Comitato nazionale antiterrorismo russo citato dall’agenzia Ria Novosti.
“Persone che collaborano con il cosiddetto Fondo anti-corruzione” dell’oppositore russo Alexei Navalny sono “coinvolte” nell’attentato nel caffè di San Pietroburgo, “pianificato dai servizi segreti ucraini”. Lo afferma il Comitato nazionale anti-terrorismo russo citato dall’agenzia Ria Novosti. La stessa fonte aggiunge che Darya Trepova, la donna fermata perché sospettata dell’attentato, è “una sostenitrice attiva” della stessa organizzazione.